< Mutazioni di  Fabio Cavallari (Lindau)

Qui di seguito le recensioni di Mutazioni raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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La storia di un medico che all’improvviso si scopre paziente di una malattia rara ed ereditaria, la malattia di Fabry-Andreson, con un’aspettativa di vita ridotta. Il libro si presenta come un viaggio nella mente della dottoressa, nelle sue riflessioni, lucide e razionali, ma al contempo emozionali e influenzata dalla morte, dalla paura di aver tramesso il gene e segnato per sempre anche il destino dei propri figli. La figura del medico-paziente, diffusa ultimamente nel panorama letterario, è una tipologia di testo arricchente e coinvolgente, capace di trasformare lo sguardo sui medici - a volte erroneamente giudicati insensibili e lontani - e di mettere nero su bianco anche le problematiche che i pazienti affrontano: discordanza nella diagnosi, ignoranza della malattia, paura di sbagliare, impotenza. «Dopo i primi giorni, ricordo che volevo abbandonare, non mi sentivo nella mia veste. Io ero un medico, dovevo curare, guarire se era possibile, ma lì avevo a che fare con pazienti giunti ai loro ultimi giorni di vita. A cosa si sarebbe ridotto il mio ruolo?» Il libro ha un approccio molto scientifico, con un lessico specialistico tuttavia inclusivo, scorrevole e infine curato, che permette al lettore, sebbene non del mestiere, di entrare nella malattia, o meglio nelle emozioni della malattia, senza rinunciare allo sguardo oggettivo di una terapia medica. Nelle pagine conclusive, l’autrice inserisce anche la pandemia, sottolineando come la diffusione del Covid-19 abbia significato nuove criticità nell’accesso alle cure per pazienti già affetti da malattie rare, ma al contempo anche una riscoperta personale del suo ruolo di medico nella lotta alla malattia. Il titolo ’Mutazione’ prende il nome dal manifestarsi della malattia, ossia una mutazione genetica, ma che nell’impattare sulla vita intera costituisce una mutazione totale anche della persona e della sua visione del mondo. I soldi del progetto editoriale andranno all’associazione benefica Humanity, fondata dall’autrice stessa.

Cecilia S.

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Lo scopo, stilisticamente lodevole, di evitare pietismo, malinconia e retorica, produce, a tratti, un effetto straniante. La cautela nell’affrontare materiale "sensibile" - il racconto in prima persona di un medico che si scopre affetto da una rara malattia degenerativa- rende talvolta la prosa distaccata.

Andrea Giarda

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L’argomento trattato, le malattie rare, è molto specifico

Paola Carello

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Saggio molto tecnico sui problemi della politica sanitaria legato alle esperienze professionali dell’autore : richiede una competenza specifica ed una conoscenza di linguaggio destinato a specialisti.

michele tagliavini

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La storia di Maricia è la storia di una donna, un medico, una madre ed infine un paziente, dal momento che scopre di essere affetta da una malattia rara causata da una mutazione genetica. La malattia diventa un catalizzatore della Maricia medico, donna e madre, che si trova a riflettere sulla necessità di accompagnare il paziente nel suo percorso di cura a tutto tondo, ponendo al centro del percorso le relazioni umane ed il coraggio.

Eleonora Barsanti

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mi è piaciuto anche questo libro e scegliere è stata dura.
ho usato il metodo del bagaglio culturale: il libro che più mi avrebbe arricchito culturalmente sarebbe stato scelto.
Mutazioni è una narrazione/riflessione su un argomento umanamente molto toccante, ambientato in un mondo, quello della medicina, che siamo abituati a vivere da "utenti" quasi sempre scontenti o polemici.
questo libro ha aperto uno squarcio su una realtà che conoscevo marginalmente ed è comunque stato un arricchimento culturale e spirituale, soprattutto per lo spessore della protagonista.

Olga mirella coco

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Più che un saggio è una conversazione, il racconto personale, delicato e coinvolgente di una esperienza dolorosa e insieme feconda. Una testimonianza che merita empatia e partecipazione.

Anna Mazzoleni

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"E guarirai da tutte le malattie perché sei un essere speciale", cantava il siciliano Battiato e la siciliana Roccaro riprende il tema della CURA, affrontato contemporaneamente da medico che cura e paziente bisognosa di essere curata. Un libro curato e scorrevole, uno scrivere consolatorio per chi scrive ma anche per chi legge.

Riccardo Borghero

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Un testo che ripercorre l’idea di identità personale attraverso riflessioni di filosofi e di personalità della ricerca scientifica. Un saggio, per quanto mi riguarda, da centellinare che offre spunti di riflessione in ogni pagina. Sicuramente un testo non adatto a tutti.

Barbara Dodi