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Ho apprezzato l’argomentazione sul tema dell’eutansia. L’autore tocca un punto focale del presente, ovvero noi tendiamo a dimenticare la morte: non accettiamo la mortalità; a questo si aggiunge anche il fatto che il decesso è visto come una sconfitta, dunque eutanasia come una sconfitta non come una possibilità. L’autore informa al lettore anche della situazione legislativa italiana riguardo all’eutanasia. In conclusione, il testo prende in considerazione sia punti a favore sia punti a sfavore sull’eutanasia, e il testo è scorrevole.
Alessandro Candiloro
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Ho trovato la lettura molto difficoltosa: pur essendo scritto bene, l’ argomento è impegnativo e, in questi tempi di post-covid e guerra, le indicibili sofferenza raccontate aggiungono tinte fosche ad un presente già di per sé fonte di scarsa serenità.
Laura Barbati
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"Nella morte ad occhi aperti" è una riflessione che sentivo necessaria e mancante nel dibattito pubblico italiano. Gli autori affrontano con sensibilità, competenza e pacatezza un tema, quello del fine vita, che troppo spesso è approcciato come terreno di scontro tra tifoserie contrapposte. Ne ho apprezzato la lettura perché mi ha offerto numerosi spunti di riflessione inseme all’occasione per affinare la mia posizione sul fine vita.
Alessandra Antonello
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“Nella morte occhi aperti” è un saggio che ben affronta il tema del fine vita, sviscerandolo negli aspetti più salienti. Aspetti storici, sociologici, analisi di dati, studio del consenso e raffronto tra consenso all’eutanasia con altri tipi di consenso (politico, sessuale) e molti altri temi. Buon equilibrio tra analisi e sintesi. Mette in chiaro fin dal titolo le parti del contendere, laici e cattolici; distribuisce la materia in agili capitoletti e, cosa non secondaria, è scritto in modo incisivo, con efficacia divulgativa. Unica pecca, non ha respiro internazionale, rimane una discussione ‘cisalpina’. Merita fortuna editoriale.
Paolo Antoniazzi
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Un argomento evitato, pensando di esserne immuni, ma che ritorna spesso nei pensieri di ciascuno, per ragioni anagrafiche o di improvvisa diagnosi infausta.
È inevitabile porsi delle domande, e questo saggio cerca di chiarire.
Il dubbio rimane, spesso riteniamo di avere una visione granitica su un tema così delicato, ma vivere "dentro" un momento così complicato può capovolgere ogni convinzione.
Loredana Mizzi
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Benché "il commento pratico alla legge 219 del 22 dicembre 2017" (capitolo tredicesimo) sia un’ottima sintesi dei problemi che dovremo affrontare e le questioni da chiarire in futuro, di questo saggio ho apprezzato molto le pagine bianche.
francesca tricca