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Un libro assolutamente non necessario e del quale non sentivamo la mancanza.
E’ un susseguirsi di pagine (troppe) di come il signor Oscar Farinetti sia stato così fortunato a trovare persone eccezionali sotto ogni punto di vista per fare affari. Si salvano solo alcune pagine degli esordi, poiché meno conosciute.
Annamaria Ciarrocca
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Farinetti raccoglie in questo libro la storia della sua vita, alternando biografia al suo percorso lavorativo,
Con l’aggiunta di un espediente interessante per poter dare una visione esterna e "meno politically correct": la scimmietta che riporta i suoi pensieri reconditi e senza filtri, condita da "io te l’avevo detto, te l’avevo detto io" quando il protagonista si accorge di aver compiuto scelte azzardate, di buttarsi in avventure apparentemente improbabili o di aver dato fiducia a persone di cui persino lui all’inizio non aveva proprio troppa stima. Quello che si impara da questo libro è che Farinetti ha due anime: quella l’imprenditore realista, concreto, dall’anima contadina, legato alla terra, che va al sodo, che prosegue la strada del padre, il Capitano, mettendosi sempre in gioco in prima persona, che ammette gli errori e che rinasce dalle ceneri con forza e determinazione.
quella del sognatore, curioso, che ama il buono, pulito e giusto, che si rimette a studiare, che vuole migliorare, ha passione ed entusiasmo per ogni nuovo progetto.
Farinetti è il figlio del comandante Paolo è un mercante, affarista (nel concetto più pulito dei termini), ma ama anche condividere con la gente bellezza, cultura e tradizione. perdona gli errori suoi e della vita.
Che ha creato il claim: Gianni, l’ottimismo è il profumo della vita...Che alle 4 P di Kotler (Product, Price, Placement, Promotion) aggiunge la P di People.
Nel libro scrive anche che tra le 7 cose che ha imparato ci sono:
-avere paura non è un errore
-vivere felici è frutto di una decisione
-i sentimenti sono più importanti delle regole, nel senso che per stabilire le regole buone devi avere buoni sentimenti
Una lettura che consiglio vivamente in questo momento a tutte le persone che hanno un sogno o un progetto, o che necessitano di un vento di cambiamento.
Leggere questo libro è come farsi un’iniezione di fiducia, ottimismo,
giuseppina gaeta
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Autobiografia di un personaggio molto interessante che non conoscevo nonostante apprezzi molto la sua creazione più geniale. La storia scorre piacevolmente , buona l’idea di intervallare racconti del passato e del presente, rende più dinamico il tutto. Scrittura semplice, diciamo senza infamia e senza lode. Ma d’altronde non è uno scrittore ma un imprenditore illuminato, non si può saper far tutto al massimo livelloe neanche mi sembra ci sia una pretesa in tal senso. A tratti ironico e divertente, questo libro trasmette la vitalità , l’intraprendenza e l’entusiasmo costante del narratore nei confronti della vita, del proprio lavoro, del cibo, della cultura, dei propri amici e famigliari che spesso diventano contagiosi. Anche la descrizione dei luoghi e della realizzazione dei progetti è dettagliata e appassionata, stimola la voglia di andare di persona a scoprirli , a viverli. Interessante scoprire la storia del sig. Farinetti e delle persone che gli sono gravitate intorno.
Marta Di Mario
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Non pensavo mai di appassionarmi alla vita di Farinetti. Personaggio noto, di cui conoscevo pochissimo la vita.
Il libro è interessante, sebbene un po’ troppo lungo (diverse argomentazioni potevano essere più concise).
Come ogni autobiografia fa risaltare i successi e bonariamente e con indulgenza descrive i fallimenti e i fatti negativi.
Ma dopo aver scrollato l’albero dalle foglie che servono per renderlo più bello, resta una struttura solida e interessante.
Gran piacevole lettura.
Pierluigi Marinelli
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L’ho trovato un po’ auto celebrativo.
Silvia Porta
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Il libro Never Quiet non mi ha convinto. Risulta poco intrigante e scorrevole, sembra che manchi una sorta di filo conduttore. Benché nato per spiegare e dare suggerimenti per chi vuole aprire una attività, non risulta convincente ma noioso e ridondante.
Manuela Bambini
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Un’autobiografia narrata in terza persona tramite l’espediente della voce narrante di una scimmietta? No, grazie.
Marco Mirabella