< Nient’altro che nebbia di  Patrizia Emilitri (Tea)

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la storia è carina, c’è un pizzico di suspence che induce a leggere il libro per comprendere chi vi sia dietro l’omicidio della ragazza ritrovata al lavatoio.
un pò forzato il racconto che si articola in troppo tempo nella narrazione seppur sia breve invece il periodo raccontato.
linguaggio discreto, molto semplice ma non è il mio genere di lettura

Alessandra Tramonte

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Una splendida scoperta. Un bel giallo che ho preferito al "bello scherzo" perché qui abbiamo descritto un omicidio, un omicida, due famiglie e un intero paese (mi sono affezionata a Bianca, novella Violetta, custode del cimitero e delle anime dei suoi compaesani). Sotto vari punti di vista e vari spostamenti di piani siamo accompagnati in questa vicenda iniziata nel 1988 e terminata nel 2017.
Ho preferito questo perché tra i due è quello che regalerei a mia sorella o a un’amica, e solo io so quanto adoro regalare libri.

Irene Magnani

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Niente di nuovo nella storia: un classico romanzo thriller all’italiana. Nessuno spunto originale, nessuna voce autentica.

Sara Noto Millefiori

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Un omicidio sconvolge e travolge la vita del tranquillo paesino di Perzeghetto. L’aspetto giallistico del libro è solo il pretesto per raccontare lo spaccato di una piccola comunità ottusa e miope che punta il dito, giudica, condanna e mai assolve. Un ritratto preciso della provincia appesantito dalla minuziosa descrizione dei personaggi e da una lettura a tratti poco scorrevole.

Monica Rosi