< Non devi dirlo a nessuno di  Riccardo Gazzaniga (Rizzoli)

Qui di seguito le recensioni di NonDeviDirloANessuno raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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Romanzo di formazione ambientato alla fine degli anni 80 di genere thriller; preferito tra i due in quanto con componente, appunto, thriller e con più azione, oltre che collocato in anni che ho vissuto e in una situazione dei personaggi in cui ci si può rivedere.

fm

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Non mi ha entusiasmato lo stile della scrittura, i dialoghi banali e gergali. Prolisso, talvolta noioso. Può incuriosire la trama “poliziesca” ma avrei tagliato parecchie parti, che nulla aggiungono di profondo, per arrivare al finale.

Elena Tonani

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Accattivante l’idea di scrivere e descrivere la realtà con gli occhi di un bambino, cercando di interpretare i comportamenti degli adulti. Lo stile semplice, legato probabilmente all’io narrante, convince e la trama risulte ben strutturata.

sara morrone

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Una splendida ed inaspettata sorpresa! Un bildungsroman multidimensionale, con un giovane protagonista impegnato nella progressiva metamorfosi di vari rapporti (coi genitori, il fratello, le amiche) ed una narrazione sempre in grado di creare il giusto cilmax di tensione e un registro profondo e carico di spessore.
Il mosaico misterioso di emozioni che le pagine sanno generare trovano un epilogo misurato e credibile.

Liborio Stellino

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Piacevole anche qs testo, prosa chiara e scorrevole.Anche qui abbiamo degli adolescenti in crescita, in fase di ricerca di autonomia e separazione dai genitori, alla scoperta del sesso , di bravate dimostrative.I I ragazzi appaiono anche simpatici e cambiati/maturati dopo la tragedia finale. Vengono ben descritti i palpiti del cuore ai primi innamoramenti. In primo piano il rapporto con gli adulti, con quelle che vengono descritte come le falsità degli adulti.
Alla fine Giorgio, alla ricerca di certezze e sicurezza, pone al fratello una domanda cosi’ semplice,eppure così difficile:"pensi che andra’ tutto bene?" domanda alla quale gli adulti non sono in grado di fornire risposte.

Luciana Marmai

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L’ho trovato scritto in modo fluido e scorrevole. La storia di Luca, Alessio e la loro compagnia, in alcuni tratti, mi ha fatto ricordare la mia gioventù.
Mi ha altrettanto incuriosita e tenuta incollata al libro nel momento degli spari a casa di Luca l’uccisione di Alessio e la corsa nei boschi.
L’ho trovato ricco di emozioni.
Ben fatto!

Fulvia Cecchetto

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Mi è piaciuta molto l’ambientazione di questo romanzo. Non solo il luogo dove si svolge la storia è molto ben descritto, ma anche le tante citazioni dell’epoca in cui è ambientato lo rendono una lettura piacevole.
La scrittura è agile e scorrevole, e lo sviluppo della trama è molto interessante, così come il fatto che i protagonisti siano un gruppo di ragazzini pre-adolescenti.

A.L.

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Libro molto carino, l’ho letto tutto d’un fiato, un romanzo di formazione, scritto benissimo, molto scorrevole, piacevolissimo. I personaggi ben delineati. Ottimo

Teresa Coscarella

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Circolo dei lettori del torneo letterario di Robinson
di Palermo “Eutropia”
coordinato da Rosana Rizzo
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Luca Ferrari, il protagonista di “Non devi dirlo a nessuno” di Riccardo Gazzanica, ha tredici anni, vive a Genova, ma da che ha memoria trascorre le vacanze estive con il padre Tommaso magistrato, la madre Francesca ed il fratello Giorgio, di dieci anni, a Lamon “… un minuscolo pezzo di Veneto che si infilava dentro il Trentino come la punta di un chiodo in un muro …”.
A Lamon, Luca ogni anno incontra gli stessi amici, molti dei quali sono stanziali, e le giornate trascorrono tra pedalate in bicicletta, partite di calcetto e soste per lunghe chiacchierate nel bar di Angela, l’unico del paese.
La vita di Luca cambia per sempre il 23 luglio 1989, quando quasi casualmente, si inoltra nel bosco vicino casa per accompagnare il fratello che vuole vedere da vicino un tasso, ed intravede, invece una sagoma scura, molto alta, con il viso nero di pece ed il corpo coperto di foglie, avvinghiata ad un albero.      
Luca non riesce a capire quanto, nell’accaduto, vi sia di reale e quanto abbia lavorato la sua immaginazione, ma l’episodio mette in allarme anche i suoi genitori.
Da tale evento, in un susseguirsi di equivoci, scaturiranno i fatti destinati a sconvolgere per sempre la vita di Luca e della sua famiglia.
Nonostante non vi sia un lieto fine, “Non devi dirlo a nessuno” ha le caratteristiche di un libro per ragazzi.
La scrittura è semplice.
La storia, già assai poco verosimile, in taluni tratti è assolutamente fantasiosa.
L’autore tocca temi importanti, quali il rapporto genitori-figli e la disgregazione familiare, ma in modo approssimativo.
Oltre l’incipit, le parti più riuscite del libro riguardano i turbamenti e le insicurezze adolescenziali di Luca ed i rapporti con gli amici.
Sono gli unici momenti in cui l’autore sembra sapere effettivamente di cosa stia parlando.

Francesca Castellano