< Non ho molto tempo di  Grazia Verasani (Marsilio)

Qui di seguito le recensioni di NonHoMoltoTempo raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

* * *

 

A un anno dalla morte di Ezio Bosso, pianista compositore e direttore di orchestra, Grazia Verasi racconta la storia della sua amicizia col maestro, un’amicizia nata tardi, ma forte e solida. È un libro scritto con affetto e ironia, la scrittura è leggera e piacevole. Viene ricostruita la vita degli ultimi anni di Bosso, non solo quella artistica, una vita fatta di studio, fatica e passione, tormentata da una malattia neurovegetativa che condurrà il maestro ad una morte prematura. È un libro che ci fa conoscere Bosso profondamente e si legge con piacere e curiosità. È più interessante, infinitamente più credibile e scritto molto meglio dell’altro.

Luisa Morizio

* * *

 

Il libro è una storia sentimentale, d’amore (forse) e di amicizia (certa), fra l’autrice e il maestro Ezio Bosso, durata sei anni e caratterizzata, talvolta, da forti contrasti. L’amicizia e la complicità che li legava riusciva erano tali da portarli ad appianare tutte le incomprensioni.
Del resto come diceva il maestro “… l’affetto è una battaglia, o ci si fa male o si gode … perché se un sentimento è abbastanza forte corre i suoi pericoli”.
I personaggi sono ben definiti. Anna è una figura schiva sempre sullo sfondo, ma essenziale per il maestro Bosso, che viene descritto nella sua genialità e trasgressività, sempre con le sue Winston, l’immancabile birra e Ragù, il bassotto, la sua eredità fisica.
Quello che appare evidente, da questo libro, è che il tempo è sempre troppo poco e non va mai sprecato ma vissuto e goduto in ogni suo istante.

Roberto Artifoni

* * *

 

Questo libro è praticamente un diario scritto dall’autrice per elaborare la perdita del suo caro amico Ezio Bosso. L’ho trovato molto vero, ma non sono del tutto convinta che sia stata una buona idea pubblicarlo.

Elena Galati

* * *

 

Ben scritto ma un po’ troppo cerebrale, per i miei gusti.

Paolo Pellizzari

* * *

 

Non è un libro su Ezio Bosso ma sul rapporto della Verasani con lui, alcuni passi decisamente noiosi, alcune descrizioni inutili. Se si cerca la critica, il giudizio o anche solo la biografia di Ezio bosso bisogna leggere un altro libro, non questo. Inoltre non è un ricordo commosso e accorato del musicista e dell’amico, ma un racconto autocentrato pieno di particolari personali che, tutto considerato, avrebbero dovuto restare privati. Libro assolutamente inutile.

Chiara Maria Messina

* * *

 

È un libro molto vero e mi è piaciuto molto.

Luca Frasson