* * *
Dal titolo si capisce che siamo in Oriente però
a pag. 68 ho letto: "i soliti bambini mezzi nudi, le solite donne con gli occhi a mandorla e l’aspetto dimesso" ho cercato informazioni sull’autrice per capire se LEI aveva capito di trovarsi in Oriente.
L’autrice con una scrittura da insegnante di italiano delle medie, ci elenca i suoi viaggi dove non descrive mai cosa vede, dove si lamenta dell’organizzazione dei locali, dove frequenta un amico che la lascia sempre sola per restare in hotel a chiacchierare con gli altri turisti. Dove vanno a cercare le pizzerie, ordinano vino sul Mekon e si fanno massaggiare.
Poi in un capitoletto descrive un viaggio a Cipro, cosa c’entra con il Mekon? Forse è anch’esso a Est dell’Italia?
Daniela Vedovi
* * *
Dopo aver letto questo libro la sensazione è quella di voler fare la valigia e partire. Non ho mai visitato un paesi asiatico e questa lettura mi ha stuzzicato l’interesse.
Mi è sembrato di essere lì vicina alla autrice per vivere le sue esperienze. Belle o brutte non importa, tutte ugualmente interessanti.
E’ un libro che scorre e scivola, che mantiene alto l’interesse e immerge nelle atmosfere e nei luoghi raccontati.
Il linguaggio è spontaneo, immediato, colloquiale e diretto.
Il regalo ideale per amiche giramondo non troppo tenaci nella lettura.
Vanessa Pistoni
* * *
Bello. Racconto appassionato di viaggi nel lontano oriente. Stimola la curiosità e la voglia di scoprire luoghi "altri", lontani dal nostro orizzonte occidentale.
Mi è piaciuto.
Alessandro Minello
* * *
Avrei voluto vedere la copertina e saper qualcosa sull’autrice. Libro ricchissimo, molto ben documentato e pieno di informazioni utili. Un excursus prezioso per chi si occupa di libri. Forse troppe informazioni, talvolta ridondanti.
Stefano Tabolli
* * *
In questo libro l’autrice racconta i suoi viaggi in solitaria o in compagnia di Pier condividendo il suo spirito d’avventura e la sua esperienza.
Ilaria Di Prinzio
* * *
Un libro sull’Oriente non è mai banale. Alessandra Zanarola desrive il “Suo” Oriente. Quello che ha assaporato nei suoi viaggi da Cipro alla Malesia, passando per il Vietnam e Israele. Attraverso le sue pagine viaggiamo accanto a lei. Ascoltiamo gli stessi rumori, sentiamo gli stessi o odori e assaporiamo gli stessi sapori. Nuvole sul Mekong è un inno al “viaggio” come esperienza di vita.
Niccolò Querci
* * *
Troppa descrizione. Pochi concetti. Contenuti limitati. Prosa monotona.