< Odi et amo: ambiguità percettive e pensiero quantistico di  Giuseppe Caglioti (Mimesis)

Qui di seguito le recensioni di OdiEtAmo raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Libro difficilmente inquadrabile nella saggistica per il carattere strettamente scientifico dell’argomento anche se l’autore tenta parecchie volte di trovare analogie tra la fisica quantistica e le neuroscienze.
Peraltro interessanti le analisi sull’ambiguità, il cubo di Necker e l’ENTAGNLEMENT mental-quantistico. L’argomento, molto interessante, andrebbe riscritto più semplicemente per i lettori impreparati.

Claudio Polo Friz

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Interessante, un argomento poco conosciuto trattato con un approccio scientifico ed accostato alla fisica quantistica. L’esposizione è però, per i non addetti ai lavori, difficile da seguire, rendendo la lettura poco scorrevole ed a tratti molto difficile.

Guido Vicentini

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Anche questo è un bel libro, ma la materia ostica, unitamente al linguaggio utilizzato, spesso molto complesso e tecnico, rende il libro molto meno scorrevole. Spesso, per comprendere un passaggio, va riletto più volte. Ripeto: questo certamente è dovuto alla complessità della materia... ma ho avuto la sensazione che spesso derivasse anche dalla non volontà di rendere il testo accessibile ai non addetti ai lavori.

Pietro Pieroni

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Alla scoperta delle rivoluzionarie scoperte del XX secondo, un libro affascinante e che esalta il salto di qualità degli ultimi decenni da parte dell’Uomo.

Gaetano Benedetto

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.Ho apprezzato molto questo saggio. Lo temevo con il timore che può attanagliare una lettrice ansiosa quando si addentra, seppur con il supporto protettivo di un libro, nel mondo della medicina. La medicina è scienza nobile: guarisce, lenisce e attenua il dolore ma, ahimè, fa anche pensare all’imprevedibilità delle sorti della nostra salute. Ebbene L’orchestra segreta mi ha rassicurato, allontanando paure e ansie. Leggendo questo saggio ho scoperto il miracolo delle difese naturali del nostro organismo (fagociti, geni toll, cellule sentinella), rivelato attraverso un linguaggio che seppur tecnico è riuscito, grazie ad un stile privo di ridondanza, ad arrivarmi fino al cuore. L’orchestra segreta consente al lettore di guardare con fiducia al futuro della ricerca biomedica, alle nuove frontiere del percorso scientifico. E mentre leggevo, per un attimo, ho avuto la netta sensazione che si fosse seduto affianco a me il dottore Reiux. Aveva l’aria di chi vuole riposarsi dopo la sfida contro LA PESTE

Marianna Bassi

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ODI ET AMO
Saggio interdisciplinare è opera di un fisico e si avvale della collaborazione di un esperto nella rappresentazione visiva e di una filosofa. L’intento del libro è quello di utilizzare i principi della meccanica quantistica per esplorare il nostro modo di pensare e di provare emozioni, per dimostrare quanto queste teorie siano utili e connaturali con il mondo percettivo e cognitivo degli individui.
Lo stesso sottotitolo Dalle ambiguità percettive al sistema quantistico segnala l’ambiguità come tema complesso e fondamentale, presente nel linguaggio comune e nell’arte, perché la sua presenza innesca un processo oscillatorio tra dubbio e incredulità e fornisce nuove informazioni su quello che il cervello sembra utilizzare in quei particolari momenti. E’ soprattutto il titolo, ispirato all’ode catulliana, Odio e Amo a segnalare come sentimenti contrapposti possano coesistere all’interno dei pensieri e delle emozioni di una persona fino a far nascere un prodotto artistico. L’ambiguità di Odi/Amo si sublima nell’amore. Le ragioni irrazionali del cuore sono accolte dalla logica quantistica e permettono di raggiungere altissimi vertici di poesia. Soprattutto nelle manifestazioni artistiche l’ambiguità ha finito per assumere una connotazione non negativa, assieme alla Simmetria e all’Ordine. Questo capovolgimento di prospettiva si arricchisce di specificità e può essere adeguatamente spiegato utilizzando le teorie della meccanica quantistica che descrivono le radiazioni e la materia sia come fenomeni ondulatori che come entità particellari. Utilizzando una narrazione chiara e precisa, spesso infarcita di teoremi, diagrammi e costanti che appesantiscono la lettura, Caglioti afferma che se l’arte è un modo per raggiungere la conoscenza del mondo, si può immaginare che nella mente sia attivabile un algoritmo quantistico . Su questa prospettiva insistono l’introduzione di G. Benedek, fisico e “semisecolare amico” e la postfazione di V. Andreoli, psichiatra, i quali, sottolineando quanto la realtà sia leggibile a livelli diversi, auspicano che il nostro cervello diventi sempre più assimilabile ad una macchina probabilistica, rispetto alla rigida impostazione deterministica.


Luigi Binello

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Parlare di ambiguità e provare a spiegarla mettendo insieme un fisico, una filosofa ed un architetto è la dimostrazione che la nostra percezione è ambigua a prescindere.

Mirco