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Meno scorrevole rispetto al primo, tuttavia di piacevole lettura. Lasciano un segno le interessanti esperienze del protagonista, che ha lasciato un segno nel dialogo interculturale e nella storia delle religioni.
Vincenzo Barometro (Bologna)
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Il libro mostra come la storia abbia dei fili invisibili che connettono il piccolo con il grande,chi penserebbe che un padre di Gemona possa avere un collegamento con la grande figura storica di Napoleone Bonaparte. La storia è fatta di tanti di questi connettori e questo libro ne è una prova. L’inizio del racconto può apparire scarno e non molto coinvolgente ma è proprio la trama che si sviluppo dal suo viaggio in Cina e tutto ciò che succede dopo la sua morte ad appassionare maggiormente il lettore,stupisce che una cosa che apparentemente può sembrare un piccolo contributo alla conoscenza possa rivelarsi un elemento di grande sviluppo nella storia della sinologia europea. Bisogna sottolineare anche l’importanza dell’elemento della propaganda fide,la presenza dei gesuiti in territorio straniero e le varie politiche che si diffondevano tramite queste politiche che miravano ad avere influenza in territorio straniero,i libri di storia poche volte si soffermano ad approfondire le dinamiche che intercorrono tra i nativi e le vari paesi che attraverso un processo di cristianizzazione cercavano di ottenere il possesso anche del popolo.
Giuseppina Meo
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Non è purtroppo il mio genere, quindi la lettura non mi prende e non riesco a proseguire.
Valeria Buttinelli
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Un prezioso ritratto, colmo di utili citazioni e fonti, che ci fa scoprire cos’hanno in comune un frate friulano e Napoleone Bonaparte, con in mezzo anche un riferimento alla Cina.
Chiaro, dettagliato, consigliato a chiunque sia curioso di leggere una storia poco conosciuta ma molto affascinante.
Esmeralda Di Venere