< Peisinathos. Trattato della buona estinzione di  Marco Lanterna (Liberilibri)

Qui di seguito le recensioni di Peisithanatos raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Si tratta di un saggio filosofico pessimista e nichilista sulla fine non del mondo ma della vita in tutte le sue sfaccettature. Come dice l’autore il mondo esisteva prima di noi e può continuare ad esserci anche senza.

Federica Pesapane

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Uno straordinario esercizio letterario fatto tuttavia esclusivamente di citazioni con l’unico fine di auspicare la fine della vita sul nostro pianeta. “La scienza non cava un ragno dal buco”; nelle “prime miserande pagine” dei manuali “stanno le uniche vere leve dell’economia: rinunciare, non ambire, contentarsi”; “il silenzio del cosmo è turbato dal travaglio della Terra e che la fine della vita … rappresenta l’inizio della musica celeste”. Una dotta esibizione letteraria che non dà valore aggiunto alla letteratura nichilista e niente lascia infine al lettore.

Maurizio Scarpa

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Saggio interessante, la visione dell’autore sulla vita e sul mondo conduce il lettora a riflessioni interessanti e non scontate.

Irene M.

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Trovo la prosa di Lanterna ampollosa, ridondante e quindi inconcludente.

Alessandra Antonello

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Il saggio ci mostra un punto di vista filosofico dell’autore molto interessante: il mondo degli uomini ha i giorni contati e perciò mette subito in chiaro che l’unico miglioramento che gli è possibile è l’estinzione. La lettura è un invito a riflettere sulle azioni dell’umanità, arricchita da citazioni di famosi intellettuali come Shakespeare o Baudelaire, che aiutano a mettere in risalto l’inutile vita dell’uomo con frasi taglienti e pessimistiche.

Alessandra Cossa

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Una raccolta di citazioni ben condensate e condite che inneggiano alla fine, invitabile, non dell’uomo, ma della vita stessa. In un universo - quante volte “abiotico” – siamo un nulla, una muffa, un virus. Un inno al pessimismo, riporta a un “Ricordati che devi morire”. Libro divertente; l’ho letto dal punto di vista di chi sa di essere un granello di sabbia, pestifera pure, su una spiaggia senza confini.

Alessandro Bove

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il trattato della buona estinzione è un saggio antivitalista, perchè secondo l’autore l’unico miglioramento possibile per l’uomo è l’estinzione appunto, in quanto il futuro è fosco Dio non esiste oppure è pessimo. L’eutanasia è un gesto etico ed estetico in vista di una preparazione filosofica alla morte.

Daniela Pauselli