< Pensare il pensiero. Marianna Ucria e il signor Hume di  Emilio Mazza (Mimesis)

Qui di seguito le recensioni di PensareiIlPensiero raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Mi è piaciuto molto di più lo stile di questo libro e l’ho trovato anche didatticamente molto utile

Luana Infanti

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E’ un saggio che svela, passo passo, l’intricato rapporto tra Hume e il suo tempo - quel tempo che produce dicotomie tra persone colte e conversevoli, tra le capacità intellettive degli uomini e la delicatezza delle donne - e tra Marianna, una "amica dalla testa spaziosa" e Hume, di cui ne ritrae l’immagine. Il ritratto che Marianna fa del filosofo, appartiene all’ambito del vero, in nome di un attaccamento costante alla verità, e questo permette di connettersi coi pensieri di entrambi. Perché il loro rapporto è una storia vera e vero è quello che si riflette nello specchio, chiamato in causa con echi Stendhaliani. Nello specchio Hume vede il corpus delle sue opere divenire tutt’uno con il suo corpo, il pensiero si fa carne. "La mente", dice Hume, "non può creare nulla, può solo riflettere, come uno specchio" e Marianna, dice il signor Grass "è brava ad entrare nei disegni degli altri". L’ho trovato illuminante.

Simona Sofia Sasso

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Non è stato facile leggere questo saggio che presuppone la lettura di "La lunga vita di Marianna Ucrìa" di Dacia Maraini. Si tratta infatti di una rilettura del romanzo in base alla filosofia di Hume, del quale la frase "pensare il pensiero" viene citata dalla protagonista del libro della Maraini. Una protagonista non solo donna, ma anche sordo muta in una Italia meridionale del settecento. Il suo incontro con gli scritti del filosofo di Edimburgo (suo contemporaneo) saranno la stella polare della sua vita intellettuale, per forza di cose superiore alla sua vita verbale.

Maria Gabriella Giacinto

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Quale l’obiettivo di un saggio dal titolo tautologico?..intrigante?..disarmante?
Filosofeggiare sul romanzo della Maraini o, più divertente, scrivere un romanzo su vita e opere del Grande Hume? Tutto dipende forse dalle aspettative del lettore: irritata dal titolo mi sono lasciata prendere solo dai piacevoli aneddoti du Hume.
Non credo che la filosofia si possa raccontare con la letteratura..per il semplice motivo che credo che le letteratura, che racconta la vita, sia già una forma di filosofia.
Il saggio appare pretenzioso e ridondante..ma potrebbe essere motivo per rileggere il romanzo alla ricerca del filosofo!

Luigina Falabretti

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Idea interessante quella di raccontare un filosofo, Hume, attraverso gli spunti offerti da un romanzo scritto nel 900, "la lunga vita di Marianna Ucria" di Dacia Maraini, esplorando così gli intrecci e gli effetti che il primo ha sul personaggio del secondo.
Un complesso insieme di rimandi e citazioni probabilmente più godibile conoscendo del pensiero di Hume più di quello lasciato dai ricordi di scuola e avendo letto il romanzo della Maraini, cosa che purtroppo non ho fatto.

Alessandro Giorda