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Il primo saggio ha un titolo interessante, anche i titoli dei vari capitoli sono intriganti. L’argomento incuriosisce: si parla del cervello degli animali, in particolare di quelli più piccoli. Tuttavia non l’ho preferito perchè la narrazione non è particolarmente avvincente, ovvero la storia che lega i vari capitoli ed il modo di raccontare gli argomenti scientifici non catturano l’attenzione del lettore in modo significativo.
Chiara Cavallaro
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Il saggio risulta tanto interessante quanto specialistico. Il linguaggio è settoriale e sicuramente non è la solita lettura sotto l’ombrellone. Gli appassionati di psicologia e scienze animali potranno apprezzare molto.
Valeria Vagnarelli
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Pensieri della Mosca con il collo storto.Sebbene ricco di spunti di riflessione ho trovato il saggio un po’ troppo tecnico e difficile da assimilare per chi non è a conoscenza né ha basi di neuroscienza e di neurofisiologia. Pertanto molti tratti riescono oscuri mentre altri, per una perfetta comprensione, richiederebbero ulteriori approfondimenti che non emergono dal testo. Difficile quindi arrivare in fondo con una visione d’insieme.
Francesca Anna De Spirito