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In libro accattivante che vale la pena leggere anche se non si è amanti del genere "giallo". La cose certa è che una volta iniziato si fatica ad interromperne la lettura (quale complimento migliore per un libro?).
Peccato dover esprimere una preferenza: due cavalli di razza per una vittoria di "mezzo muso" o meglio ancora assegnata al fotofinish
Alessandro Giuntoli
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Per mia colpa: il romanzo si legge piacevolmente ed i personaggi sono ben caratterizzati. Ho trovato pero’ la trama un po’ trita, finale incluso.
Spicca l’idea della mamma-sequestratrice, ma non e’ sufficiente. Non e’ un romanzo che leggerei una seconda volta.
Danila Ripamonti
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Per mia colpa, non sono riuscita a terminare "Per mia colpa" di Pulixi.
Debora Ronchi
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Fosca Pizzaroni
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L’ho letto d’un fiato, mi è piaciuto molto sia per la trama scorrevole e ben congegnata ,sia perché mette in risalto molte delle sfaccettature dell’essere donna, evidenti tanto nella figura di Virginia Piras quanto in quella della vicecommissaria Giulia Riva.
Marina Antonelli
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Nonostante il tema, nonostante il genere al quale appartiene, questo libro è stato scritto in punta di piedi.
Una narrazione sottovoce, che carezza e accompagna e che, alla fine, commuove.
Pur
non perdendo il fiato sospeso, il romanzo di Pulixi sembra essere una
confessione, delicata e bellissima, di quelle che si fanno con uno
sconosciuto, perché di lui non si teme il giudizio. La scena finale è
quasi liberatoria, e non solo per Caruso.
Dopo questo continuo
muoversi tra passato e presente, tra il buio dei rimpianti e l’afrore
dei sensi di colpa, arriva finalmente la brezza pulita del mare a
sistemare le cose.
Sara Balzerano
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Giallo non particolarmente lungo o articolato nella trama, lettura scorrevole e piacevole.
Anna Maria Baccan
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Maria Gabriella Tomei
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È un racconto che fa riflettere sul senso di colpa ed è una lettura scorrevole che mantiene alta l’attenzione fino all’epilogo della storia.
Roberta Traldi