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il secondo libro l’ ho trovato più bello, mi è piaciuta la prima parte dove si espone e si analizza la struttura da un punto di vista tematico, come la solitudine e lo straniamento del musicista possano rappresentare l’isolamento di tutti gli uomini, i suoi aspetti epici: il mito di un pianista che vive la propria esistenza interamente sul transatlantico e quindi non ha nazionalità, documenti o identità. mentre la seconda parte, dove si parla del rapporto tra Morricone e Tornatore non l’ ho trovata particolarmente interessante.
Federica Rossin
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Il libro è molto specifico: sia per quanto riguarda il contenuto, sia per il linguaggio.
Penso sia apprezzabile da coloro che sono specificamente interessati al tema.
Personalmente l’ho trovato pesante e veramente dettagliato, probabilmente perché non sono nè esperta, nè particolarmente interessata al tema.
Comunque, il libro è eseguito oggettivamente bene.
Valentina Benassi
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Ne ho fatto una lettura veloce in quanto la tematica non è di mio interesse
Annalisa Nario
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Partendo dal film ’Il pianista sull’oceano’ si incontrano tre grandi artisti Baricco, Tornatore e Moricone. Il libro si incentra soprattuto su quest’ultimo. Ci sono molte note e riflessioni interessanti, ma a volte il racconto è troppo tecnico e asettico. Lo stile del libro è quello del saggio, ma questo non esclude che si possano trovare toni più leggeri.
Fulvia Costa