< Pier Paolo Pasolini Accattone di  Stefania Parigi (Lindau)

Qui di seguito le recensioni di PierPaoloPasoliniAccattone raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

* * *

 

Ho apprezzato questo saggio pur non avendo mai visto il film Accattone di Pasolini. Penso che ogni appassionato di film voglia sapere i retroscena che li riguardano. In più, in questo lavoro, l’autore ha deciso di soffermarsi anche su aspetti tecnici della regia, una scelta originale.

Emanuela Sarti

* * *

 

Nel saggio si ricorda la presentazione del film al Festival di Venezia nel 1961. Eccezionalmente vietato ai minori di 18 anni quando il limite in vigore è di 16. E i furibondi scontri ideologici che scatena.
Nonostante non l’abbia scelto, il film lo si trova facilmente in rete per chi volesse verificare l’attendibilità dell’analisi critica della Parigi, Il testo merita di essere letto perché non è la riesumazione di un fossile. Al contrario, mantiene le sue “qualità antropologiche” e il suo aspetto “transtorico” riscontrabili nella povertà dei materiali: case alienanti, ambienti degradati, comunicazione prelinguistica, antiche tradizioni. Modi di vivere e comportamenti che si leggono “ancor oggi nelle facce degli immigrati che popolano gli scenari urbani dell’Occidente contemporaneo”.

Fausto Politino

* * *

 

Pier Paolo Pasolini Accattone è una scoperta. A partire dal titolo accattivante. È l’immagine nuova di un personaggio che si conosce da tempo.

Cetti D’Acri

* * *

 

Accattone
Volume interessante per la descrizione della borgata romana, definita nella premessa un “reliquiario di un mondo sommerso”, di quanto abbia rappresentato per Pasolini “una sorta di grande riserva” e di quale sia stato l’impatto nella realizzazione del film. A tratti il libro risulta di non immediata comprensione se non con conoscenze specifiche e approfondite, limita l’orizzonte ad un mondo che già a poco più di un decennio dalla realizzazione del film (1961) appare dissolto e trasformato.

Giorgio Enrico Bena

* * *

 

Probabilmente non sono in grado di giudicare il primo libro dato che ho una scarsa conoscenza della letteratura e del cinema di Pasolini. Dunque il libro è anche molto chiaro nello spiegare le relazioni tra le due produzioni di Pasolini, il contesto storico e la critica, ma penso che possa essere gradito solo ad un pubblico interessato all’opera nello specifico e a Pasolini, rimanendo comunque molto focalizzato su questo senza spaziare verso altri argomenti.

Maria Elena Antinori