< Prima del buio in sala di  Viviana Picchiarelli (Bertoni)

Qui di seguito le recensioni di PrimaDelBuioInSala raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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Il libro scorre veloce, si legge con facilità. Ci sono molti personaggi diversi tra loro che sono sicuramente il punto di forza del libro, caratterizzati e distinguibili. Il personaggio di Roberto è quello che ha più sfaccettature e incuriosisce di più. La scrittura lineare facilita e supporta la lettura; soprattutto negli intrecci tra storie ed eventi, e nei salti temporali. Il finale non mi ha sorpreso.

Ambra Vannoli

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Anche questo libro non brilla per originalità, ma la scrittura e il personaggio principale sono più curati rispetto all’altro libro.

Francesca Rossi

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L’idea dell’intreccio che si dipana attorno alle vicende storiche di un cinema perugino è deliziosa. Incredibile come le vite di così tante persone e generazioni possano ruotare attorno al cinema, inteso sia come forma d’arte che come luogo fisico. La storia è molto ricca di dettagli e nel complesso risulta gradevole. Un bel modo di tramandare la memoria storica di un luogo del cuore.

Serena Corsale

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Il plot non riesce ad essere particolarmente interessante anche se giocato sui racconti temporali dei personaggi (troppi salti in avanti e indietro difficili da seguire anche per il numero di personaggi inseriti). Linguaggio a volte stucchevole. Happy ending immancabile.

Simona Cigliano

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Buon libro. Testo lungo, ma scorrevole. Un buon intreccio. La narrazione si svolge su diversi livelli temporali, i personaggi e il loro carattere sono ben descritti. I protagonisti, tanti, sono tutti collegati da vicende, luoghi ed eventi comuni. C’è l’amore, la malattia, la debolezza dell’animo umano, la paura ed il coraggio di affrontare la vita, che è poi quella di tutti i giorni. Una storia contemporanea per una lettura piacevole.

Simona Cosentino

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“La vita è un po’ come un film: possiamo riguardarli infinite volte, cogliere dettagli che ci erano sfuggiti all’inizio e magari fantasticare su come sarebbe potuta andare diversamente, ma il finale resta sempre lo stesso. ciò che è stato poteva essere solo in quel modo e in nessun altro.” Viviana Picchiarelli con le sue parole colpisce dritta alla pancia del lettore.

Francesca Caserta