< Primo Levi. Miti d’Oggi di  Bruno Osimo (Brioschi)

Qui di seguito le recensioni di PrimoLeviMitiDOggi raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Una rilettura di Primo Levi alla luce dei neologismi di cui facciamo tutti largo uso. L’autore raccoglie citazioni dalle opere di Levi e compara il nuovo linguaggio alle atrocità di Auschwitz. Viene tutto ciò indicato come “provocazione” (e vorrei ben vedere) per far notare tutte le nostre banalità e il senso “che ci liberi dal Lager” in cui siamo più o meno consapevoli. Francamente mi pare una “trovata” letteraria senza una vera ragione. Forse aveva senso, fare “ i nuovi miti d’oggi” perdendo a riferimento Barthes e lasciando stare Primo Levi.

Teresa Catenaro

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Un bel viaggio in bilico tra sogno e realtà.
Molto interessante lo spunto di scegliere passi dei libri di Levi dai quali partire per riflettere sulla realtà di oggi.

Rolando Tomassi

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Anche Bruno Osimo, come Mons. Galantino, scrive un libro sulle parole e sulla loro importanza ma -a suo modo- questo vuole essere un testo provocatorio, quasi spericolato, nella ricerca di attualizzare il pensiero e l’esperienza di Primo Levi attraverso il ricorso a termini inglesi entrati nell’uso uso quotidiano (quali es. sex appeal, barbecue, reality show...) sui quali richiama un passo di Levi individuando una concordanza o comunque un modo di conciliare la (triste) attualità dell’oggi con le parole di Levi. Ci riesce? A volte, ma personalmente non ho capito l’esigenza di tale tentativo e ho trovato irritante il tono, a tratti astioso, con cui traccia un confronto tra la nostra quotidianità consumistica e quella del campo di sterminio descritta, in maniera lucida e fulminante, da Levi.

Carlo Dalla Valle

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Scorrevole ma a mio parere piu che un saggio su Levi è una proposta di considerazioni proprie dell’autore che non sempre credo riflettano il pensiero di Levi.

Enzo Melegari Sala Baganza (Parma)

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Primo Levi I miti d’oggi: l’analisi delle parole "inglesi" che quotidianamente usiamo contrapposte alle parole di Primo Levi, mi sembrano pertinenti al nostro periodo .Primo forse è relegato al suo periodo storico, invece io l’ho trovato attualissimo, anzi con un linguaggio più comprensibile dell’autore stesso(non me ne voglia!)

Francesca Sensi

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L’ho trovato molto interessante. Leggere la contemporaneità alla luce del pensiero e delle tragiche esperienze di Levi riflettendo su aspetti che riguardano la nostra quotidianità e soprattutto le nostra relazione con gli altri e con i grandi temi sociali ed economici ha arricchito il mio pensiero.
MI è piaciuta anche l’idea di utilizzare delle parole inglesi per titolare i brevi capitoli. Una scelta che ho fatto anch’io in un mio libro di poesie. Anche in questo caso un modo per farci ragionare sul contesto di trasformazione che stiamo vivendo

ALFREDO MARTINI