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Non sapevo che la Daniele avesse un fratello autistico e che fosse morto recentemente. Spesso guardiamo i personaggi pubblici e li invidiamo, tutti belli a favore di telecamera. Leggendo il suo libro ho capito che in fondo la sofferenza è comune a tutti e l’ammiro per essersi aperta al mondo riguardo il rapporto col fratello. L’ho preferito al libro della Mannocchi perché c’ho trovato un po’ di speranza, spunti positivi per il futuro nella cura di malattie in passato trascurate o curate senza i giusti strumenti. Mi ha colpito anche l’idea che anche una persona "malata" e apparentemente una "disgrazia" per la famiglia possa aver aiutato l’autrice ad essere quello che è.
S.C.
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Devo dire sinceramente di aver iniziato questo libro con un certo scetticismo...l’autrice una conduttrice televisiva, soliti pregiudizi...ed invece è stato una piacevole sorpresa. Una storia vera, dolorosa ma piena di amore. Un amore profondo per un fratello "diverso" dagli altri, un modo di affrontare una tematica difficile come l’autismo con delicatezza e competenza. Mi è piaciuto.
Alessandra Vita Colonna
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Eleonora Daniele mi ha piacevolmente sorpreso. Ammetto di aver avuto dei pregiudizi, soprattutto per il tema, invece è un testo commovente, pieno di tenerezza oltre che di amore, nonostante le difficoltà oggettive di cui tratta. L’autrice racconta del suo rapporto speciale con il fratello fin dall’infanzia. Riesce a descrivere con chiarezza le strampalate abitudini che nascono in una famiglia in cui uno dei componenti è affetto da autismo, d’altronde non potrebbe essere diversamente, senza mai risultare pesante.
Elena Leone
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Un racconto che, senza inutili sentimentalismi, narra l’esperienza dell’autismo, dell’ignoranza che ancora lo circonda e di come una famiglia, tra mille difficolta’, si faccia forza per comprendere ed amare il diverso. E’ particolarmente potente lo sguardo sull’ineguatezza del sistema sanitario nell’accogliere i soggetti autistici e, nel contempo, brillano figure di singoli che davvero eccelgono nella cura degli altri.
Lorenza Schiaffino
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Sbaglierò, ma mi è sembrata molto un’operazione commerciale
Giacomo Planeta
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Vale la recensione che avevo scritto qualche mese fa per una storia simile con intento strappalacrime, scritta da un altro "volto noto" della RAI: disperatamente inutile. Alcune vicende personali dovrebbero restare chiuse in un cassetto e accessibili solo a chi le ha vissute. Soprattutto se chi le ha vissute non sa scrivere.
Grazia Teresella Berva
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Mi è capitato diverse volte di sentir parlare Eleonora in tv di suo fratello. In quei momenti i suoi occhi si riempivano sempre di lacrime e riuscivi a "sentire" l’amore profondo che provava per questo suo fratello speciale. Questo libro è un racconto emozionante e terribile, che dà voce ai ragazzi con le difficoltà di Luigi, alle loro famiglie. Ma soprattutto spiega come siamo ancora lontani e pronti in questo mondo ad accogliere le diversità.
Valentina Malito