< Rifare la Bibbia di  Piero Boitani (IlMulino)

Qui di seguito le recensioni di RifareLaBibbia raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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“Rifare la Bibbia” di Piero Boitani è un saggio filologico sulla Bibbia scritto da un maestro della filologia che declina sapientemente concetti, intuizioni e racconto affinché anche i non esperti del settore possano godere di una lettura piana, chiara, e sempre interessante su una cultura (quella biblica) che, volenti o nolenti, è alla base della nostra società.

Alessandra Privitera

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Rifare la Bibbia 1
Erudito, migliore nell’esposizione del linguaggio anche se dedicato ad un pubblico non solo conoscitore delle questioni trattate ma anche di ottima cultura, è senz’altro il migliore.

Aida Iandolo

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L’ho trovato molto interessante poiché conosco Montanelli attraverso i suoi libri di storia e devo a lui il mio interesse per la materia. In realtà non sapevo molto della sua vita e la lettura di questo libro mi ha fatto scoprire la sua sincerità che, a me nata dopo la guerra, è servita a capire nel profondo la situazione, diciamo emozionale e morale, degli Italiani durante e dopo il fascismo.

Giovanna Tessitore

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Argomento che nonnattrae gli scettici della religione. Tuttavia ci sono dei capitoli molto interessanti, che però non possono essere letti nella totalità di cui è composto il saggio: sarebbe troppo.

Anna Castiello

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Una volta parlando con un professore gli ho chiesto se avesse letto un romanzo che io avevo tanto apprezzato e che in quel momento era prima nelle classifiche di vendita, la sua risposta è stata, “io non ho tempo da perdere”, sul momento ci sono rimasto male, ma da allora ho iniziato a leggere anche libri di saggistica, ed è stata una scoperta, vero è che i romanzi fanno viaggiare, fanno conoscere nuovi amici, ma i libri di saggistica allargano la mente.
Anche se riprodotti in file, quando i libri di saggistica raggiungono quasi le 400 pagine, sembrano corpi contundenti, ma appena cominci a leggerli si ammorbidiscono, ti coinvolgono, ti inducono alla ragione e ti aprono ai sentimenti.
I libri sanno quando presentarsi per farsi leggere, da giovane studente ho comprato a fascicoli in edicola “La Sacra Bibbia” illustrata da Gustave Dorè, quattro corposi volumi, pensando di leggerli prima o poi, ecco che arriva “Rifare la Bibbia. Ri-Scritture letterarie” di Piero Boitani, edizione Il Mulino, come dire, è il momento di rispettare un impegno, di leggere la Bibbia, anzi di farlo con grande attenzione.
“Rifare la Bibbia” non nel senso di reinventare una religione, ma di rivelare quanto da sempre Artisti e Autori come Dante, Shakespeare, Saramago per citarne alcuni, hanno raccolto tanto dalla Bibbia.
E siccome “Il mestiere del lettore è di capire, a qualunque costo”, si deve armare di santa curiosità e seguire questi capitoli che non sono altro che lezioni magistrali, una serie di esegesi di capolavori messi a confronto con la Bibbia.
Il libro è un invito a leggere con particolare attenzione tanti capolavori della letteratura mondiale perché “I percorsi della lettura e dell’immaginazione sono infiniti…”.
È impressionante leggere quanti sono i collegamenti che l’Autore trova con le Sacre Scritture e quanto “La Divina Commedia” sia stata ispirata dalla Bibbia sin “dall’inizio del poema, dal primo verso dell’Inferno,” ad arrivare al Paradiso, oppure come afferma Boitani “Non c’è dramma del Bardo di Avon che non contenga, talvolta in momenti cruciali, una citazione o un’allusione biblica.”
Davvero sorprendente come tante similitudini con la Bibbia si trovano in tante opere letterarie che l’Autore evidenzia nel corso dei capitoli e per distogliere i lettori dalla “confusione” propone un interessante “gioco solitario”, quello di prendere “a caso un canto della Commedia” e rintracciare “echi, allusioni, riprese della Scrittura”, come a dire cercate che troverete.

Vito Mauro

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anche qui un saggio, uno studio non su un unico testo, bensì sulle ri-scritture. molti fatti sono nella storia di molti di noi, e questa non solo agevola la lettura, ma spinge la concentrazione sulle tesi dell’autore. il fascino di passare dalla Bibbia a Shakespeare, a Dante è possente. riesce, l’autore, e in ciò supportato dalle fonti bibliografiche (in fin dei conti, studia il Libro) a unire alla prosa saggistica (comunque difficilmente autoreferenziale) tratti poetici, una metrica che sospende lo studio. vince con lo scarto del 5%.

massimo guerra

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Molto coinvolgente in una narrazione del libro sacro che non è quella classica che ci si aspetta ma che tende piuttosto ad indagare degli aspetti sconosciuti

Simona Chiapparelli

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Un libro decisamente troppo difficile per essere divulgativo su una tematica che già di per sè è poco accessibile.
Le sacre scritture hanno da sempre influenzato fior fior di artisti e scrittori. Addirittura Dante e Shakespeare si sono cimentati nella loro personalissima riscrittura. Dante nel Paradiso mischiando citazioni della Genesi a immagini più pagane, Shakespeare introducendo il tema della resurrezione.
In questo saggio l’autore punta l’attenzione proprio sull’importanza della della rielaborazione delle sacre scritture anche fosse una parodia.
Scritto molto bene e con un ritmo scorrevole, tuttavia rimane sempre un testo decisamente ostico.

Chiara Boccardo

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L’idea di partenza è originale: ri-scrivere le Scritture, perché la Bibbia non è un testo rigido, quanto piuttosto il diario dell’umanità.
Il saggio però a mio parere non scorre, è molto dotto, ricercato, elevato. Presuppone diverse conoscenze nel lettore, che non è detto questi abbia.
Nel complesso lo trovo poco attuale, nonostante credo l’idea fosse proprio quella di farlo resuscitare.

Rossella Bascelli