< Rock’ n’ soul. Storie di musica e spiritualità di  Noemi Serracini (Arcana)

Qui di seguito le recensioni di RockNSoul raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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saggio profondo che racconta aspetti per me finora sconosciuti di grandi artisti, evidenziando la presunta contraddizione tra il Rock e lo spirito, come citato nella postfazione. Interessante ma non mi ha "preso"

Antonio Conti

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Gradevole carrellata di curiosità sul connubio rock’n roll - spiritualità che, di per sè, parte "in antitesi". Il libro dimostra quanto questo assunto sia privo di logica e lo fa in maniera interessante. A mio avviso manca un po’ di "movimento" ma nel complesso, lo consiglio.

Francesca Podda

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Rock’n’soul è un saggio per amanti della musica.
Da analfabeta musicale, ho imparato qualcosa di questo mondo e di alcuni artisti che lo hanno segnato

Enrica Caramello

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Noemi Serracini ci racconta l’evoluzione spirituale e interiore di alcune grandi star del rock attraverso la loro biografia e le loro canzoni.
L’autrice ci accompagna nella sfera più intima della vita dei protagonisti con la massima delicatezza e rispetto.
Assolutamente consigliato

Flavia Coronetti

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Bello, coinvolgente l’esposizione fatta relativamente agli artisti considerati.
Appare chiaramente il limite operato per la scelta degli artisti in funzione dell’argomento trattato.
Valida la narrazione bibliografica fatta dall’autrice
Essendo un amante del Rock ho apprezzato il libro

Gianluigi Ferrari

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Premesso che i saggi che prediligo sono quelli coinvolgenti, con prosa ricca e variata, in cui la presenza dell’autore sia evidente, ho trovato Rock’n’Soul abbastanza ordinario. L’autrice fa molto per mostrare come e quanto la spiritualità (non intesa solo come aderenza alla religione cattolica, tutt’altro) pervada il lavoro dei cantanti selezionati, da George Harrison a PJ Harvey, ma lo fa in maniera didascalica, quasi asettica, a dispetto dell’apporto della community “Come si scrive una grande storia”. Il saggio in sé è ben congegnato e ben scritto, si lascia leggere facilmente. E nulla piú. E sí che il pregiudizio indotto dal titolo mi faceva ben sperare…
Una delle regole auree della matematica elementare, ma anche media e superiore, è di non mischiare le mele con le pere. Non si può confrontare una lunghezza con un volume. Eppure in questa gara sono chiamato a confrontare un saggio con un’entità che dovrebbe essere una biografia ma che si professa romanzo (di formazione, oserei aggiungere). Confronto un saggio che, a dispetto del sottotitolo, non si eleva da terra (e me ne scuso con l’autrice se sembro non rispettare il suo lavoro) con un romanzo/biografia.

Gianluca Pignalberi