< Rut di  Luciano Manicardi (Piemme)

Qui di seguito le recensioni di Rut raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Un viaggio nel libro di Rut, ben curato e molto interessante per chi apprezza l’analisi e l’interpretazione del testo biblico. La prospettiva adottata è cristiana. La scrittura è fluida.

Ginevra S.

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Un saggio breve capace di mettere in evidenza una lettura della figura di Rut molto attualizzata e non forzata. Chiave di lettura molto interessante e in grado di collegare un testo dell’Antico Testamento con il concetto chiave del Nuovo Testamento: ama il prossimo tuo come te stesso.

Luca malagoli, formigine (MO)

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L’argomento non rientra tra i miei interessi. Apprezzabile comunque l’analisi del testo.

massimo vianello

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I sapiens diventano in un periodo di tempo relativamente lungo da raccoglitori, cacciatori agricoltori allevatori.
Questo espone l’uomo ad una dieta più povera, meno varia e alle carestie.
In questo contesto evolutivo si dipana la storia di Rut raccontata in un libro della Bibbia ebraica.
Il libro narra le vicende di una famiglia di Betlemme ( Noemi il marito e due figli maschi) che spinta dalla carestia si trasferisce nel paese di Moab considerato nemico storico di Israele. I figli sposano due donne moabite, Rut e Orpa. Padre e figli muoiono presto. Noemi a fronte di queste continue disgrazie fatica a riconoscere Dio misericordia infinita. Dopo dieci anni, Noemi decide di far ritorno alla sua antica patria: Orpa rimane nella sua terra, mentre Rut decide di seguire la suocera, rinunciando al proprio popolo e ai propri dèi.
Rut diventa moglie di Booz , agricoltore e proprietario terriero. Dalla loro discendenza nasceranno prima il re Davide e poi il Messia.
Il libro racconta eventi inattesi in quel periodo. Matrimoni misti allora proibiti da Israele tra persone di paese e religione diversa, una storia probabilmente di amore e forse sesso tra donne (Noemi e Rut), la consapevolezza che il futuro di Israele non verrà solo da Israele.

Francesco Crippa

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Un racconto molto breve. Una scrittura semplice, ma piena di fascino come tanti racconti biblici. I fatti si svolgono nel tempo della storia del popolo di Israele. Protagonista una donna: Rut. Ma si può dire che è una storia di donne. L’introduzione di Luciano Manicardi mette in risalto la notevole varietà di temi e motivi che rendono attuale questo bel testo antico. La semplice storia di un amore a lieto fine finisce per avere una valenza sovversiva. I matrimoni misti sono proibiti ed è previsto l’allontanamento degli stranieri . Ma Rut è una straniera che sposa un ebreo.
Un testo da leggere e rileggere.

emira cupido

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Leggendo questo saggio mi è venuta in mente quella battuta di Sordi in "Fumo di Londra" : "Vuole una Bibbia;" "No grazie ,sono cattolico". Per dire che della Bibbia sappiamo pochissimo e la leggiamo ancora meno, ed è un peccato perchè aldilà delle proprie convinzioni religiose è una fonte inesauribile di storie e esperienze. L’ho trovato molto,molto interessante.

Massimo Catti

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La figura femminile nella Bibbia ci serve per rivalutare le donne e la loro azione salvifica in molte condizioni. Ho trovato molto interessante la prefazione e ho letto volentieri la storia visto che non la conoscevo nei particolari. Rut è una donna che fa delle scelte ed è artefice del suo destino, una donna forte dalla quale trarre esempio.

Gloria Rubino

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Il bello di aver letto un testo biblico come un testo universale. Dal punto di vista letterario, la lettura di Rut è come approfondire più temi e generi contemporaneamente e imparare storia religiosa ma anche sociale insieme e finire con l’avere dei personaggi preferiti di un racconto breve. Ambientata ai tempi della Betlemme giudicale, Rut è una narrazione che si snoda in 85 versetti distribuiti in 4 capitoli nella quale Rut, giovane moabita, affronta un coraggioso viaggio a Betlemme -terra ostile alle genti del Moab- rimasta vedova del marito Maclon, figlio di Noemi rimasta anche lei vedova di Elimèlec. Insieme senza pace e senza più una dimora torneranno nella terra d’Israele, dove la moabita darà una discendenza alla suocera unendosi con Booz, un parente del suo defunto marito. Si compirà in questa unione l’abbattimento dei pregiudizi insinuati da una legge che vietava agli israeliani di unirsi con stranieri o nemici. Prevarrà l’amore inteso come sacrificio che non annulla ma riedifica, che non giudica e che nutre come lo sguardo e il gesto di Dio. Un racconto attualissimo di lotta e indipendenza, di "sorellanza" e riscatto al femminile, una lezione che può prescindere dalla religiosità e rende Rut un testo fruibile da ogni tipo di lettore.

Annalisa Concu