< Sangue di Giuda di  Graziano Gala (MinimumFax)

Qui di seguito le recensioni di SangueDiGiuda raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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Come si riuscirà a dimenticare Giudarello, a non voler entrare dentro al libro per dargli una mano, per abbracciarlo...per abbracciarlo come dovrebbe fare sua figlia...per difenderlo dal ricordo delle botte del padre, dall’ingiustizia, dalle sozzure della vita.
Giudarello è l’emblema dei vinti, quelli che non si riscatteranno mai, quelli contro cui la vita si è accanita.Potrebbe essere il personaggio di una canzone di De Andrè. Giudarello non prova rabbia, non prova rancore...nella sua miseria c’è anche compassione e una paradossale serenità. Gli basta poco, basta Pippo Baudo e il suo televisore per essere protetto ed evadere. Lo stile è sicuramente originale, è scritto tutto in un forma esperanta del dialetto del sud. È un esercizio di stile da premiare ma è anche estremamente rischioso perchè spesso,per l’impegno richiesto, si può decidere di non proseguire.
Nonostante pagina dopo pagina mi sia empaticaticamente legata a Giudarello,spesso sono stata sul punto di abbandonare il libro.
Sarà che l’autore avrà confidato nella compassione del lettore, in quel "cum patire" che cita Kundera ma è stato difficile e ,a volte,perdevo l’intensità delle immagini descritte.
In un passaggio del libro troviamo: Sono altro, sono altrove e subito tornano in mente i versi di Alda Merini. Che ci sia la poetessa che ha dato voce ai vinti e qui doveroso ma mi domando :come è possibile che Giudarello abbia imparato questi versi a scuola? Il romanzo è ambientata circa nel 1992(42 esima edizione del festival di Sanremo),Giudarello ha circa 60 anni, Alda Merini è nata nel 1931. Qualcosa non torna con le date.

Anna Di felice

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Non sono riuscita a finirlo: il dialetto "italianizzato" rende difficile la lettura e le immagini proposte non aiutano molto né invogliano a proseguire.

Martina Niccolucci

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È la storia di un uomo e della sua compagnia di ultimi – un gatto incontinente, un cane, un bambino, un ingleseamericano che non parla nemmeno l’italiano, una coppia di coniugi in pena – in un viaggio circolare in un luogo che somiglia a ogni paese ma non è nessun paese: il romanzo è l’epica degli ultimi.
Giuda desidera solo tornare alla sua amata, l’unica che lo ha capito e l’ha visto per davvero. Quello che rimane di quest’opera epica in dialetto è l’immensa empatia per Giuda che l’autore riesce a far provare al lettore. Giuda ha le sembianze di un bambino invecchiato, con l’anima di Patroclo, il personaggio cui Omero ha affidato la caratteristica più bella di tutte: la gentilezza. Lessico e struttura solidi. Opera compatta e ricca di sentimento.

"Sangue di Giuda" Graziano Gala
Tema 7,0
Trama 6,0
Personaggi 8,0
Voce narrante 7,0
Stile 7,0
Lessico 8,0
Grammatica 6,0
Sintassi 7,0
Struttura 6,0
Aggettivazione 6,0
Similitudini 7,0
Metafore 7,0
Giudizio complessivo 6,8
Voto finale 6,83


"Sangue di Giuda" Graziano Gala
Punti di forza Originalità
Punti di debolezza Lessico impegnativo

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Libro sagace ma dalla lettura poco scorrevole

RB

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Ho trovato la lettura leggermente più lenta rispetto al primo libro.

Lorena Circolo

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scrittura non sempre agevole per l’uso del dialetto.

Simona Amatucci