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E’ un libretto leggero, utile per un viaggio in treno.
Ho riconosciuto qualche storia del Vangelo o leggende rivisitate in chiave emiliana ma dopo qualche racconto l’ho trovato monotono.
I personaggi non vengono fuori granché mentre, anche se con brevi accenni, mi è sembrata più interessante la descrizione dei luoghi, con il caldo, il freddo, il fiume.
Gerarda Ventura
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Gioca con i fanti e lascia stare i santi? Chi ha inventato il proverbio cambierebbe idea leggendo questo libro.
Le storie di santi ambientate in pianura padana riescono a fare sorridere, coinvolgono il lettore e fanno capire quanto i santi siano personaggi eccezionali, anche quando vivono in pianura padana. Una idea originale, lontana dal politicamente corretto dei nostri giorni che riesce a fare capire quanto lo straordinario possa fare parte della vita quotidiana. Storie brevi ognuna dedicata ad un santo che non si dimentica facilmente e non rimane solo un nome su un calendario. Stile asciutto ed essenziale proprio come l’ambientazione e i suoi personaggi. Santi di ogni giorno che vivono nel nostro tempo e diventano più vivi e reali che mai.
Gloria Rubino
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Testo assolutamente inconsueto, con la tradizione cristiana esportata in un presente assolutamente realistico, ancorché non temporalmente individuabile. I personaggi stravaganti e il linguaggio vernacolare caratterizzano questi racconti decisamente inusuali, che ti costringono a orientarti e riorientarti continuamente, sino a quando non entri in sintonia definitiva con il flusso narrativo.
Stefano A. Inglese
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L’idea alla base di questa opera mi è piaciuta molto. La rivisitazione della bibbia in chiave italiana e provinciale è sicuramente esilarante.
Giada Grassi
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Esercizio di stile, brillante, ironico e divertente. Si legge in scioltezza e strappa più di un sorriso. Ma è come bere un sorso di acqua fresca... è vero, rinfresca lo spirito, ma una volta svuotato il bicchiere ti accorgi che non sa di niente. Così, quando chiudi l’ultima pagina del volumetto, non fai in tempo a trovargli posto sullo scaffale che ti sei già dimenticato di lui.
Gianluigi Fontana
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storie della "pianura" di miracoli improbabili, eccedenti i limiti del verosimile, non particolarmente originali, poco umoristici, monotoni.
Sergio Di Giusto
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Racconti di santi e miracoli in una società così distratta che non è in grado di cogliere il misticismo neanche quando le cade sotto gli occhi. I racconti sono vivaci, talvolta arguti.
Imperatrice Concita