< Saponi di  Elena Ghiretti (Fandango)

Qui di seguito le recensioni di Saponi raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

* * *

 

Non mi piace

Pino Marasco

* * *

 

Premetto che entrambi non mi hanno entusiasmata, ma dovendo scegliere segnalo Saponi per essere un libro più scorrevole e fruibile rispetto a L’Invulnerabile altrove. La scrittura è bella ma la narrazione in sé è a tratti ridondante e troppo enfatica, i temi trattati sono attuali ma non ho scorto in essi una particolare originalità...

Romina Ramilli

* * *

 

Poco fluido, "sincopato". Trama poco avvincente.

Marinella Feruglio

* * *

 

Lucia è un personaggio tra il fiabesco e il reale, che diventa simbolo di un’intera generazione sbandata, schiacciata tra il passato al quale non intende conformarsi e lo tsunami del nuovo rispetto al quale sarà sempre estranea. La sua è un’epopea quotidiana, ambientata in una Milano angioina, multiforme e paradossalmente vera, nella quale la protagonista si muove quasi come l’eroe di un poema eroicomico. La scrittura è frizzante e piana, arricchita di riflessioni incastonate in un flusso di coscienza apprezzabile, anche se talvolta ridondante. Un romanzo assurdo e profondamente vero.

Marta Belotti

* * *

 

Uno di quei libri che non riesci a smettere di leggere: sarà il sarcasmo, sarà la tragedia, sarà che sembra stia raccontando la tua vita e le tue stesse emozioni. Fa sorridere. E fa sentire meno soli e meno sbagliati. E a chi appartiene ad un’altra generazione fa comprendere meglio le difficoltà, diverse, dei giovani oggi.

Marta Ceccarelli

* * *

 

Bello questo libro in cui la protagonista dopo una serie di momenti di crisi, intesi sempre come difficoltà e opportunità, riesce a interrogarsi su di sé, sul dove e quando ha smesso di somigliarsi e sulla persona che vuole essere oggi.

Sara Belvedere

* * *

 

Una solida professionista del mondo dl marketing realizza una fastidiosa verità: i più giovani di noi - non in tutte, ma in molte professioni, ed il marketing è una di queste - ne sanno più di noi.
Hanno una visione diversa del mondo, usano metriche e strumenti diversi per osservarlo, nella vita e nel lavoro.
Per la protagonista sarà durissima accettare questa cocente sconfitta che la porterà ad un doveroso e faticoso percorso di ripensamento, professionale e di vita, nel quale incontrerà nuove amicizie e ne riscoprirà di vecchie.. Poi le cose troveranno una riconciliazione.
L’autrice usa una scrittura avvincente, molto spumeggiante e veramente felice nella prima parte, nella seconda invece mi è apparsa eccessiva. Finale forse un po’ banale.

Paola Careddu