* * *
Scandalo Italia di Pierangelo Sapegno
Un reportage che racconta i primi 30 anni di vita della nostra giovane Italia unita. Il libro è scorrevole, costruito in forma di scomparti che illustrano in modo sufficientemente dettagliato protagonisti e vicende del grande romanzo Risorgimentale.
Si evidenziano logiche comportamentali di una società politica e civile cristallizzata più nei difetti che nelle virtù. Obbligatorio rispecchiarci attraverso corruzioni, trasformismi politici, scandali finanziari, vocazione al centrismo. Avvilente constatare che la società civile, allora come ora, stenta a imporsi come opinione pubblica incisiva e consapevole, fattore determinante di una vera democrazia moderna. Insomma Il libro non aggiunge sfumature o dettagli che già non si ritrovino nei libri degli storici di professione.
Nuoro, Rosa Giaimo
Rosa Giaimo
* * *
Scandalo Italia: Corruzione, Trasformismo, Populismo: 1870- 1900
Il libro parte dalla breccia di Porta Pia in cui Roma diventa la capitale d’Italia ponendo fine al potere temporale del Papa. Il giornalista indaga con accuratezza ed un’ampia bibliografia tutti gli eventi che si sono succeduti in quegli anni, riscontrando parecchie similitudini con i tempi nostri, sembra incredibile ma possiamo fare risalire fino ad allora i vizi capitali del nostro paese come la corruzione, il trasformismo in politica, la compravendita dei voti dei parlamentari, il populismo, arrivando fino alla malavita in strutture mafiose ai danni dello Stato e del cittadino.
Attraverso un’analisi dei grandi personaggi storici che si sono susseguiti in quegli anni di intenso lavoro in cui si è cercato di mettere insieme delle realtà completamente diverse, dei popoli che avevano avuto delle tradizioni e delle esperienze differenti, per esempio, l’analfabetismo che raggiungeva una percentuale nazionale del 75% con punte del 90 in alcune zone del paese.
Gli autori di questa riorganizzazione seguita al Risorgimento, che viene spesso indicata come una rivoluzione mancata, in quanto eseguita da un esiguo numero di persone lasciando ai margini il popolo, si trovano davanti ad un compito immane, portare l’Italia ai livelli dei grani paesi europei.
Nello svolgersi della narrazione, l’autore prende in considerazione gli atti eseguiti dai politici che si sono susseguiti sia di destra che di sinistra, seguendo un progetto gigantesco come quello di mettere insieme il nord più avanzato, con le regioni meridionali molto arretrate, molto legate ancora al Papa, disilluse da una vita gli stenti all’ombra dei latifondisti.
Sapegno analizza le diverse correnti politiche che si sono succedute soffermandosi sui personaggi perfino sulla loro vita privata nel tentativo di farci cogliere maggiormente le motivazioni che avevano portato alle decisioni.
È interessante il capitolo sulla nascita del movimento socialista e la parte conclusiva dove si parla dello scandalo della Banca Romana dove si evidenzia un coacervo di responsabilità tra politici, gli amministratori, i funzionari, cose che ci richiamano alla nostra attualità e mettono in luce come anche allora di fronte alle voci indignate di tanti giornalisti e deputati si tendeva ad affossare tutto e del risentimento verso i politici e dei potenti di cui si circondavano richiamandosi alla ancor oggi definita “casta”.
Lorenza Nicoletti
* * *
Un inchiesta che risponde ad un paio di domanda sulla nostra storia.
Un libro un po complicato, che non ho particolarmente apprezzato (forse perché non amo leggere i saggi storici).
Elisa Croci
* * *
“Scandalo Italia” è un bel saggio, nel quale l’autore Pierangelo Sapegno ripercorre quei 30 anni fra il 1870 e il 1900 nei quali a suo dire si sono innescati tutti quei “mali” (corruzione, trasformismo, populismo) che ancora oggi affliggono il nostro sistema politico-partitico. L’analisi è storica, lucida, ben documentata ed incalzante; alla fine di ogni capitolo è sempre presente quel richiamo ai nostri giorni che riporta sempre all’attualità il racconto dei fatti dell’epoca. Dalla breccia di porta Pia all’omicidio Sonzogno, dagli “eroi” del Risorgimento alla nascita del partito socialista, le vicende italiane sono narrate col fine di capire le ragioni dello “scandalo” politico odierno, dai rapporti non sempre corretti tra capitalismo finanziario e politica e tra stampa e politica. Saggio meritevole di un’approfondita lettura, perché la nostra è una nazione giovane e i germi delle contraddizioni del nostro sistema socio-politico erano già tutte lì, nel trentennio 1870-1900, quelli che l’autore definisce “gli anni che fecero l’Italia”.
Daniela Russo