< Scandalosamente felice di  Gaia de Beaumont (Marsilio)

Qui di seguito le recensioni di ScandalosamenteFelice raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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È la biografia di Joséphine Baker, l’ascesa ai successi di Parigi, il carattere ribelle e insicuro, rendono un ritratto della “Venere nera” fragile e malinconico. Sfruttata dagli amanti, eroina di guerra, grande artista morirà subito dopo il successo che le viene tributato a 69 anni dove, ancora una volta risorta dalle sue stesse ceneri, trattiene il pubblico con un grande e apprezzato spettacolo. Alla sua figura si adatta alla perfezione la frase attribuita a Coco Chanel “chi si costruisce una leggenda, diventa la leggenda”.

elena montuono

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Non mi è piaciuto molto. La storia di Joséphine Baker è molto articolata, è una figura controversa in cui si intersecano molte luci, ma anche diverse ombre. L’autrice è riuscita bene a rendere i difetti di questo personaggio, ma in maniera molto sbrigativa. Le vicende sono narrate come se si trattasse di un prologo, come se si raccontassero degli antefatti che precedono qualcosa che non avviene mai. Le frasi sono brevi e coincise, ma lo stile di scrittura è talmente sfuggevole che si percorrono decine di anni in pochissime righe. Si nominano figure importanti per dare un contesto storico, ma non si approfondiscono i personaggi e la stessa Joséphine risulta priva di sostanza.

Gaia Rossetti

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Il turbinio di emozioni di una vita dura e straordinaria, la follia istintiva, l’intelligenza grezza e l’incredibile eleganza di una donna fragile, che voleva apparire forte e grande. E alla fine grande Josephine Baker lo è stata, senza però riuscire a liberarsi del peso di una terribile tristezza.

Francesca Esposito