< Segreti che uccidono di  Riccardo Landini (NewtonCompton)

Qui di seguito le recensioni di SegretiCheUccidono raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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Cosa c’entrano un modesto restauratore di mobili, una scrivania dalla dubbia provenienza, una lista di persone morte per cause accidentali e la baita di un poeta squattrinato sperduta sull’appennino emiliano? Apparentemente nulla.
Se non fosse che quel modesto restauratore, in parte curioso per il ritrovamento di quella lista e in parte sospettoso circa la provenienza del mobile che la conteneva, si accorge che le persone di quell’elenco non sono affatto morte per cause così accidentali come si vorrebbe far credere.
Astore, questo il nome del restauratore, lascerebbe anche perdere questa storia che puzza di guai (e lui di guai con la giustizia ne ha già avuti più che abbastanza), ma una mattina tra i piedi si ritrova Isabella, la figlioletta dell’amico che gli ha rifilato quella scrivania, con l’incarico di badare a lei fino al suo ritorno. I giorni passano ma del padre di Isa non c’è traccia. Astore si trova, quindi, costretto a seguire l’unico indizio che ha per le mani, quella lista, nella speranza di rintracciare il padre di Isa e di proteggere la bambina e se stesso dalle visite per nulla amichevoli di alcuni strani (e sinistri) tizi.

Gli ingredienti per un buon giallo ci sono tutti, compreso un investigatore improvvisato e tutt’altro che canonico. La trama investigativa, però, si risolve perlopiù grazie ad inaspettati colpi di fortuna e in modo tutto sommato sbrigativo e monotono, lasciando il lettore amante del "giallo" piuttosto insoddisfatto. Una storia, quella di Astore, dal sapore dolceamaro, di un uomo privo di fiducia nella vita e nella società che ritrova una flebile speranza con l’arrivo di Isabella e di una (nuova) donna nella sua vita.

Laura Quadri

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Molto scorrevole, lo stile di scrittura è assolutamente chiaro.

Chiara Muolo

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Segreti che uccidono è l’ultima avventura del restauratore Astore, i cui gialli sono ambientati in Emilia, tra appennino e pianura. Trama e scrittura sono lineari, ma efficaci nel definire il protagonista. Tuttavia il romanzo sa di già letto, a partire dalle vicende personali di Astore, all’intreccio di provincia e alla riscoperta del contatto umano dopo un periodo di isolamento.

Andrea Pagano