< Sembravano così felici di  Silvana Quadrino (Chiarelettere)

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Partire dalla definizione di incertezza non sgombra il campo dalla estrema difficoltà di scrivere d’amore.

Francesco Aiello

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Sembravano così felici.
Lettura molto interessante, scorrevole e fruibile. Molti punti di riflessione importante e ho trovato piacevole fermarmi a rielaborare pensieri e vissuti.
Attuale e ben scritto, fruibile a tutti.

Rossella Spina

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Tema poco "originale", si parla di nuovo di crisi di coppia, ma questo non è un tema particolarmente innovativo.....è vero che è contestualizzato nell’attuale crisi covid-19 ma i temi di fondo sono un po’ sempre gli stessi.

Lara Bertazzi

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Un bellissimo viaggio alla scoperta di storie di relazioni, nelle quali ci si può ritrovare in alcune parti o in toto. Il tutto raccontato da un occhio attento e sensibile.

Caterina Cavallone

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Una lettura stilisticamente gradevole e scorrevole, ma non nelle mie corde. In effettivo mi ha suscitato nessun interesse particolare.

Antonella Fagherazzi

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Questo libro ci racconta storie di coppie, ognuna con le sue peculiarità e ognuna alle prese con i piccoli problemi quotidiani che se irrisolti diventano voragini che si spalancano e rischiano di trascinare tutto quanto giusto in un abisso di recriminazioni, sensi di colpa e rivendicazioni. Abbastanza interessante, in alcune dinamiche ci si ritrova e può essere utile leggerlo per evitare alcune trappole mentali. Quello che emerge con grande chiarezza è che alla base di un buon rapporto c’è la comunicazione, parlare con sincerità senza remore, una considerazione che può sembrare banale ma quanto mai chiarificatrice. Dopo un pò che procedevo con la lettura però avevo voglia di dedicarmi ad altro, da leggere a spizzichi!

Francesca Cossu

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Un libro mai banale che rende un interessante spaccato della vita di coppia dei nostri giorni. Le chiavi di lettura favoriscono la comprensione del libro e sono un’ottima linea guida per riflettere sulle storie.

Enrico Monzini

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Dinamiche di coppia di vario tipo illustrate e commentate dall’occhio critico dello psicologo. L’idea è originale nell’intento ma a mio parere non perfettamente riuscita. Le situazioni messe in scena sono spesso scontate, alcune appaiono forzate nello schematismo dei personaggi la cui umanità stenta molto a palesarsi. Una delle meno riuscite a mio parere è quella che vede protagonisti Alberto e Catia con un rapporto madre figlio davvero non comprensibile nella sua ..involuzione (?).
La coppia che si sfalda per il tradimento virtuale echeggia un po’ troppo la trama del romanzo "Le ho mai parlato del vento del nord?".
Nel commento psicologico brillano qua e la’ alcune felici definizioni come "rinunciare alla speranza di un passato migliore" e "trovare mancanze senza colpa"

Donatella Contessa