< Sonics. L’epopea di Seattle nella storia dell’NBA di  Davide Torelli (Ultra)

Qui di seguito le recensioni di Sonics raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Pur avendo riferimenti ad altre realtà (la musica, l’ambiente, l’industria e il mercato) e interessanti parti che richiamano temi sociali e politici e le storie personali dei giocatori, resta un libro della nicchia(Sonics) di un’altra nicchia (il basket), Spesso è più una cronaca sportiva giornalistica di un libro come lo intendo io

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Piacevole viaggio a Seattle tra luoghi e personaggi leggendari. Il basket è raccontato attraverso le partite e i suoi protagonisti a tratti con lo stesso ritmo di in azione di gioco. Belli anche i riferimenti musicali e al grunge in genere.

Daniela C

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Sonics di Davide Torelli é un libro che può prendere fin dalla prima pagina anche chi non é appassionato di Nba. La storia della gloriosa franchigia dei Seattle Supersonics si snoda assieme al ritratto di vari personaggi che hanno reso celebre la città americana come Kurt Cobain, quasi come se entrambi i destini
fossero davvero incrociati in grandi acuti di successo e poi in un inarrestabile quanto tragico declino.
L’effetto nostalgia é quello che prevale su tutto e che l’autore é abilissimo a far provare al lettore trasportandolo con la mente su quei parquet
gloriosi e nelle vie dall’aria magica e poetica della rain city di Seattle. Consigliato per chi ama le storie di sport ma questo libro ha un solo difetto che ti cattura talmente tanto che potreste finirlo subito!.

Luca Dordoni

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Devo confessare ,da lettrice ossessionata dalla narrativa, che questo saggio sul basket per me è stato una rivelazione. Sonics è stato decisivo nel portarmi verso il cambio di rotta: la scoperta della saggistica che tanto mi intimoriva. L’autore racconta,con un linguaggio chiaro e scevro da ogni retorica, la storia di una delle più grandi squadre dell’NBA .Il lettore si addentra, non senza palpabile malinconia, nell’ iconico mondo della città di Seattlle, passando per gli anni ottanta e novanta- con i Nirvana sullo sfondo- fino ad arrivare all’inizio del nuovo millennio.Sono anni indimenticabili in cui si consuma la storia dei Sonics che hanno lasciato un segno indelebile nella memoria del basket, tra ricadute, rimonte, paradisi e inferni. Fino alla fine.

Marianna Bassi

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Può essere interessante l’argomento intorno a cui ruota il libro, scritto bene e in maniera scorrevole ma è logorroico e dispersivo ampliando molto e uscendo fuori traccia.

Susanna Caccavallo

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il libro 1 è effettivamente un’epopea della città Seatte ma anche della NBA e soprattutto della squadra SUPERSONICS con una dovizia storica di personaggi, eventi e contesti ben strutturata e ben scritta sena mai perdersi. Di sicuro un appassionato di basket trova tanto materiale per il suo hobby, poi se è un tifoso della NBA allora ...
In sintesi piacevole ma se il lettore non è interessato alla NBA e/o basket ?

Giuseppe Guarino

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Dico la verità: ho letto con vivo interesse Sonics.
Non conoscevo affatto l’esistenza della squadra
di basket che porta il nome del titolo del libro, la penna dell’autore tuttavia è riuscita a farmi fare un viaggio piacevole e coinvolgente dentro le storie
della città di smeraldo Seattle. L’autore racconta delle sue scoperte musicali fatte da adolescente e di come questi incontri prima con la musica dei Nirvana, Pearl jam e tutto il resto poi con lo sport e la squadra di basket, siano diventati incontri fatali per l’interesse che è cresciuto sempre di più in lui per la città
di smeraldo dall’altra parte dell’america. Attraverso la storia delle squadre e le varie traversie l’autore è riuscito a farmi annusare l’odore di questa città così lontana con tutto quello che di buono si è sprigionato negli anni da essa. Le storie sportive diventano così un’epopea della città che si allarga fino ai tempi recentissimi della pandemia nell’attesa di una ripartenza della squadra dei supersonics di Seattle.
suoi

Elena Trambusti