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Storia sentita della piccola nobiltà di un paese siciliano degli anni 50. Scritta con affetto una prosa corretta e belle note di colore. Azzeccati alcuni elementi storici e alcuni personaggi. Deludono forse i dialoghi asettici, dove non si sente l’eco di una bella parlata dialettale e l’uso insistente del tempo presente, per un romanzo che ambisce ad essere storico e che perde invece il sapore del tempo andato e rinuncia ad un briciolo in più di nostalgia
Rosanna Ravazzi