< Storia della canzone napoletana di  Pasquale Scialò (NeriPozza)

Qui di seguito le recensioni di StoriaDellaCanzoneNapoletana raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Felicemente sorpreso dalla lettura di questa saggio sulla canzone napoletana dov’è le vicende artistiche, i testi delle canzoni e la loro diffusione fanno da cornice agli eventi storici. Lo scrittore riesce a far convivere questa sue anime ed il lettore non si annoia mai. Anche certe curiosità sono scritte in maniera efficace. Il ritmo del libro mantiene sempre vivo l’interesse. Credevo che l’argomento fosse troppo di nicchia ma così non è stato

Mario D’Amico

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Il saggio Storia della canzone napoletana mi è piaciuto perché tratta un argomento di cui avevo pochissime nozioni e che ho, invece, scoperto incuriosirmi molto: purtroppo non ho avuto tempo di approfondire, ascoltando più canzoni possibile, ma credo che lo farò in seguito. L’esposizione è dettagliata ed è quindi, a mio parere, un ottimo punto di riferimento sulla materia, essendo anche contestualizzata dal punto di vista storico-sociale. Ho apprezzato anche le precise descrizioni dei brani in termini di teoria musicale.

Agata Brunetti

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Non sono minimamente interessata a questo argomento pertanto ho letto un po’ di pagine iniziali senza appassionarmi, pertanto non ho proceduto con la lettura. Sicuramente ripercorrere la storia del 900 dal punto di vista della canzone napoletana è buna ricostruzione interessante ma non per me.

Valentina Barresi

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"Storia della Canzone Napoletana" é stata una vera scoperta.
Non é solo un libro, é l’ingresso in un mondo che potrebbe andare avanti all’infinito grazie ai tanti preziosi rimandi.
Vengono analizzati i vari repertori con note storiche, culturali e di costume, che ci aiutano a vedere come la canzone napoletana si sia evoluta, abbia spesso cambiato vestito e non abbia mai rinunciato a vari livelli di lettura.
Ogni capitolo porta la voglia di approfondire, di ascoltare tutti i brani citati, di fare un tuffo in quell’epoca specifica per scoprirne i paradossi.
E’ stato un libro prezioso per capire meglio questo bene emozionale dell’umanità, e perché no, anche per capire meglio alcuni lati del nostro paese.

Beatrice Bermond

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Pasquale Sciaò
Storia della canzone napoletana
Cosa sarebbe l’Italia senza la canzone napoletana? A consolidare la retorica di questa domanda questa "Storia della canzone napoletana" che con rigore storico e ampia documentazione visiva fatta da manifesti,spartiti e foto d’epoca ricostruisce una delle colonne dell’italica identità musicale.
Seconda parte di un’opera che ha un primo volume, questa parte dagli anni Trenta con la negazione della canzone impegnata e il fiorire di musica che sta tra il comico e lo storico. Tammurriata nera, Simm’e Napule Paisà e Monastero di Santa Chiara sono frutto di questi anni travagliati e pur nell’umorismo li raccontano perfettamente. Dal 1945 finisce l’epoca d’oro della canzone napoletana e dal ’52 si inaugura il Festival della canzone napoletana che avrà una vita travagliata ma che traghetterà Napoli in TV in un momento in cui la città vive una storia complessa grazie al sindaco/padrone Achille Lauro e che farà cantare napoletano i grandi cantanti dell’epoca e consacrerà mostri sacri come Carosone. La terza parte introduce la canzone neomelodica,nata negli anni ’70,i cui profeti furono Nino D’Angelo e Maria Nazionale . Prodotto del sottoproletariato e contigua agli ambienti della malavita avrà una vita lunga fino allo sdoganamento dei giorni nostri. Questi però sono anni in cui si afferma anche il folk con interpreti come la NCCP fino al rock degli Osanna. Non possono mancare gli interpreti:da Gigi D’Alessio, ai non napoletani, a Pino Daniele, Enzo Gragnaniello e i gruppi come gli Squallor e gli Incappucciati. Il testo si chiude con una riflessione sull’epoca attuale con il rap e il trap di Liberato, Clementino, Rocco Hunt. La conclusione è che la canzone napoletana è un arcipelago musicale in continua evoluzione da ascoltare sempre senza pregiudizi.

Pia Parlato

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Ricca e competente trattazione di una materia di difficile perimetrazione, affrontata non ponendo argini ai vari filoni musicali associabili a Napoli e la sua tradizione, ricomprendendo anche rivoli non troppo consistenti o addirittura episodici.
Scialò ricostruisce le varie ascendenze, le connessioni con forme d’arte collaterali, non dimentica nulla, musica colta, musica bassa e popolare, anche musica infima.
Ho saggiato nomi di artisti, periodi, generi di mia conoscenza, e ho trovato documentazioni soddisfacenti e molto dotte.
Da consigliare anche ai non addetti ai lavori.

Marcello Luberti

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L’argomento non mi ha proprio coinvolto o interessato

Patelli Roberta

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Ottimamente scritto, documentato in modo approfondito e ricco di spunti acuti, questa “Storia della canzone napoletana” riesce in un’impresa che ritenevo impossibile, vale a dire quella di risultare appassionante anche per chi, come me, non ama affatto il genere tanto da cambiare canale in TV o stazione radio non appena partono le prime note di un qualsiasi pezzo partenopeo. Non si può infatti non apprezzare questo sforzo monumentale di presentare in modo organico e critico un mondo musicale frastagliato e multidirezionale evitando gli inutili toni elogiativi a favore invece di riflessioni sempre puntuali su tendenze, fenomeni, epoche musicali. Pregevole, inoltre, l’analisi dei testi dei brani più noti presentati nella versione originale e nella traduzione in italiano corrente.

Francesco Spurio

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Questo libro è abbastanza auto-esplicativo dal titolo: al suo interno viene raccontata la storia della canzone napoletana dagli anni Trenta fino ai primi anni del Duemila.
È la storia di un tipo di musica che prende a piene mani la propria natura ibrida e rielabora a modo suo le novità, fondendole con la tradizione.
Scritto in modo abbastanza scorrevole, prende principalmente la forma di un saggio in cui il racconto si mescola a interviste, immagini, documenti e cultura popolare. Molto belli gli inserti fotografici a metà libro, con le immagini delle copertine e dei dischi.

Federica Depetro