< Storie del mare di  Diego Gabutti (Gog)

Qui di seguito le recensioni di StorieDelMare raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Parlare del mare quella sottile striscia di orizzonte che tutti noi, in estate, e non solo, amiamo. Tuttavia, in questo caso, ad essere protagonista non è il solo mare ma anche tutti i personaggi che nel tempo, nella storia e nella tradizione lo hanno "abitato". La cosa che più ho amato in questo libro è la scrittura: sagace e spiritosa, mai scontata, mi mi ha regalato leggerezza e ammetto qualche risalta. L’autore è capace di passare dalla cultura pop alla classica in un modo così bello e poco scontato che ho davvero amato.

Mila Sbrugnera

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Direi che, nonostante la scrittura molto sciolta, si tratta di un libro d’elite e ricco di filosofia e valore. Necessita di un’introspezione quasi inconscia e un’analisi non indifferente ed è ricco di cultura. Lo trovo molto differente rispetto ai canonici testi che troviamo spesso nelle librerie.

Elenia Stefani

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Il mare è un argomento che ha sempre affascinato il mondo e che ancora oggi conserva la sua aurea di mistero e bellezza.

Francesca Circensi

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Il mare, molto sono le storie che lo riguardano. È un luogo. Può essere solo di passaggio, un fugace attimo fra le parole di un testo, oppure può essere protagonista: una distesa d’acqua dove si muovono uomini e animali. Non solo superfice, piatta o agitata che sia, ma anche abissi profondi, secche dove le navi naufragano. I concetti sono tanti.
E infine c’è lui, il marinaio. C’è lui dopo la catastrofe del diluvio: ha tre nomi quest’uomo, ma sempre una costante. Marinaio e naufrago insieme, punto di avvio di un secondo inizio. Il mare avvolge tutto il mondo – non a caso il pianeta blu.
Storie del mare – Naufraghi, naviganti, e Leviatani di Diego Gabutti affronta il tema del mare, e di coloro che lo solcano o lo vivono. È una storia lunga, antica e ancora oggi in evoluzione: in viaggio verso nuovi lidi. Tanti personaggi, eroici e rocamboleschi, figure venute da altri mondi, divinità che giocano con il nostro pianeta. L’elenco è lungo: Noè, Odisseo, il balestriere de La ballata del vecchio marinaio, il naufrago Robinson Crusoe e tantissimi altri. Il mare, luogo del peregrinare, ma anche una trappola che può condurti verso aree misteriose. Può farti naufragare, lasciarti in mezzo al niente, alla mercé delle più temibili avversità. Il mare è la sfida che compie Darwin per le sue ricerche, in un lungo viaggio – di cinque anni – intorno al mondo; qui si confronta anche, internamente al Beagle, con il comandante FitzRoy.
Ci sono paure note, luoghi segreti, in quegli abissi profondi, dove non penetra la luce e regnano le ombre.
Un tema e soprattutto un argomento di grande interesse, tuttavia non mi sono sentito attratto dallo stile di scrittura che punta a un coinvolgimento troppo marcato: il rischio è di allontanarsi troppo dal resoconto saggistico. Ottima è la scelta dei “personaggi” , inseriti in un fil rouge che ci guida in questo mare di pagine, fatto di figure eroiche, geniali, misteriose, ombrose e soprattutto uniche. Tutti sempre con una costante, quel luogo, il mare, croce e delizia delle loro vite, un luogo in cui incappano sempre.

Valerio Mannucci

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un caleidoscopio di marinai che mette insieme le piu’ svariate figure
idea originale di alta erudizione

Alessandra Allegritti

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Rivisitazione di romanzi relativi ad avventure di eroi, conduttori, marinai, avventurieri.
Tutti hanno a che fare con il mare, con le tempeste, i pericoli da affrontare, popoli da sconfiggere, sforzi e soluzioni per affrontarle.
Tutti i protagonisti con il bisogno di mettersi in gioco.
Grande in loro è il desiderio di affrontare l’ignoto e di raccontarlo gonfiandolo a loro piacere per dimostrarsi "eroi". Chi non ha inventato, da bambino, una storia da protagonista in cui si vede il prode e valoroso contro mostri, duelli, battaglie?
Il mare sempre presente con l’eroe che affronta tutte le difficoltà che si nascondono si possono paragonare alla vita e a tutte le problematiche abbinate.
Ognuno può affrontarle o subirle.
L’idea di ripercorrere la trama di libri, film, miti, grandi poemi e romanzi che ci hanno affascinato nell’infanzia e ci hanno accompagnato nell’adolescenza è interessante ma il libro non mi è piaciuto per lo stile troppo ridondante, incalzante, senza pause e per l’esame e critica, paragoni e valutazioni, a volte dissacranti, da parte dell’autore, rispetto a dei protagonisti di opere letterarie che sono state alla base della nostra formazione scolastica.
Nell’insieme non rispetta i miei gusti e non lo consiglierei assolutamente.
Forse i libri che normalmente leggo saranno "disutili e culturame" ma preferisco valutarlo io, secondo i miei gusti, senza filippiche da parte dell’autore.

Greselin Maria Teresa

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La storia dell’uomo e quella del mare sono da sempre legate in modo indissolubile. Ne abbiamo evidenza da millenni, sin da quando ci sono pervenute testimonianze scritte. L’autore del saggio ci espone la quantità di opere che hanno avuto il mare come elemento fondamentale a partire dall’Odissea, passando per la letteratura di Salgari, per Robinson Crusoe, fino ad arrivare a testi recenti come Moby Dick. Interessante realizzare che la maggior parte sono dei capolavori e si basano prevalentemente sulla condizione "dell’uomo come isola". La lettura non è scorrevole, forse per le troppe citazioni che distraggono dal tema principale.

Mara Cerbini

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Un tentativo di raccontare la storia del mondo come se fosse la storia del mare.
Una letterale marea di letteratura che collega tutto ed è collegata con tutto: Braccio di Ferro, Dante e Conrad.
Idea molto interessante se non fosse che la marea travolge anche il lettore.

Paola Carbellano