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anche per questo secondo saggio mi aspettavo qualcosa di meglio. più descrittivo, più attento alle parole, più stilisticamente accorto. così non è. ma io non sono una critica e soparttutto di saggistica non sono assolutamente esperta. ma comunque non lo rileggerei e poi una volta letto, l’ho dimenticato subito. e questo per me è indice di superficialità.
daniela segreti
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Romano Prodi, cattolico adulto, due volte presidente del Consiglio, l’ unico a sconfiggere Silvio Berlusconi ( vale come esperienza in un curriculum dal profilo internazionale come il suo, che supera il mezzo secolo?), già presidente della Commissione Europea, quasi presidente della Repubblica, si rivela velatamente in queste duecento pagine ma lo fa per grandi linee. Le criticità vengono lambite , affiorano le tensioni ideali e tutte le ambizioni di un continente, l’ Europa, che non si è voluto far crescere, schiacciato fra l’ atlantismo ed il nanismo di alcune cancellerie e lo smodato protagonismo di altre. Tanti buoni propositi, insomma, e moltissime le amicizie rotte o mancate; il professore paga l’ altezza della sua cattedra, ignorando sdegnosamente il pettegolezzo che si agita sotto di lui. Dichiara di non essere innamorato di Maradona, per una richiesta scontata da parte di un professionista, e si comprende finalmente perché in tanti, pur stimandolo, non riusciamo ad essere affascinati da lui, dal quasi inquilino del Quirinale. La retta via lo tormenta.
Rosario Cuomo
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HO TROVATO AFFASCINANTE QUESTO VIAGGIO DELLA MEMORIA DEL PROF. PRODI. UN VIAGGIO CHE RIPERCORRE ANNI IMPORTANTI DELLA STORIA DELLA NOSTRA REPUBBLICA, IN CUI HO TROVATO IL SENSO DI ALCUNI EVENTI E SCELTE CHE HANNO SEGNATO IL NOSTRO RECENTE PASSATO. EMERGE UN UOMO SENZA MASCHERE CHE HA SAPUTO UMANIZZARE L’ AZIONE POLITICA CON LA SUA AUTENTICITA’ NON NASCONDENDO PREGI E DIFETTI. UNA MEMORIA RACCONTATA CON SEMPLICITA’ COME LO FAREBBE UN NONNO CON IL SUO NIPOTE.
Antonino Amico
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Scostare le tende sulla vita privata di un personaggio pubblico è sempre interessante, è materia sensibile e la si legge con la sommessa curiosità con cui si ascolta una confessione, ben consci del fatto che "osservare è diverso dal partecipare", come dice Prodi riguardo al Sessantotto. La narrazione affidata a Marco Ascione è sciolta e godibile e forse costituisce uno dei pregi fondamentali del libro.
Annalisa Molfetta
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Romano Prodi si racconta per la prima volta in queste pagine scritte con Marco Ascione, giornalista del «Corriere della Sera». «Be’, alla mia età si fanno due cose. Si scrivono i testamenti e le memorie».
In questo viaggio, che il Prof, come tutti lo chiamano a Bologna, ha compiuto un po’ anche dentro sé stesso, ripescando ricordi di una vita e accettando di fare i conti non solo con i propri successi, ma anche con i propri errori, con ciò che bene non è andato. Un racconto che ripropone e riapre molti accadimenti di 60 anni di vita politica ed economica italiana ed europea.
In questo libro di “biografia politica” ritroviamo l ’uomo e il politico e comprendiamo dalla voce di un protagonista quanto complessa sia stata e sia ancora la realtà politica, sociale ed economica nazionale ed internazionale.
Con parole semplici e appassionate ci introduce nei meandri della politica nazionale e internazionale. Il racconto di una vita perché di questo si tratta scorre piacevolmente e senza pause riuscendo a rendere la sua storia e gli avvenimenti alla portata di tutti i lettori.
Da leggere, da meditare e da rileggere.
Roberto Corticelli
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Io amo il libro Gli strani racconti del giudice Li e per rimettermi in forze (non in forma) ho praticato il TAI CHI - sono rimasta male nel sapere che i nomi delle città non erano gli stessi che mi erano stati inculcati. Beijing era Pechino. Ho studiato cinese ed ho capito che usano molti più note vocali e, pur non riuscendo a stare al passo ho ascoltato. I criteri di praticità ed utilità, sono politici ma possono avvicinare chiunque al canto degli uccelli immersi in grattacieli. Un pezzo mattone è il libro.
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Libro godibilissimo che ripercorre gli ultimi 40 anni della nostra storia attraverso le esperienze di vita e professionali del prof. Prodi. La lettura di questo libro mi ha dato la possibilità di rileggere/riflettere su alcuni passaggi della storia italiana che, benché conosciuti, necessitavano probabilmente di essere rivisitati con maggiore distacco e lucidità.
Rachele Giannacco