< Tardo industrialismo di  Mara Benadusi (Meltemi)

Qui di seguito le recensioni di TardoIndustrialismo raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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La raccolta di saggi analizza, con un approccio accademico trasversale, l’area geografica tra Siracusa ed Augusta, il suo passaggio da un’economia incentrata sull’industria petrolchimica ad una post, basata sulla riconversione verde e digitale (progetto “Siracusa smart city”) e sulla valorizzazione in chiave turistica del patrimonio storico-culturale. L’ipotesi di fondo che accomuna i vari contributi, è quella che, nonostante il nuovo tipo di approccio seguito per realizzare la transizione (orizzontale, di collaborazione tra pubblico e privato, socialmente partecipativo), il tutto sia funzionale ad un modello aggiornato di accumulazione capitalistica, di cui beneficeranno il capitale nelle sue vecchie-nuove manifestazioni e le clientele locali e nazionali. Ipotesi che personalmente condivido in minima parte, con un’esposizione documentata e accessibile, e il pregio dell’apporto di punti di analisi diversi e allo stesso tempo interagenti.

Gaetano Toro

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Molto ben argomentato
molto interessante

Anna Sepe

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Per quanto il testo si concentri sulle possibili vie di sbocco economico di una regione (la Sicilia), tormentata da una certa schizzofrenia di sviluppo, tra le righe si intendono diffondere concetti di universale attualità. Di fatto una transizione ecologica ante litteram, portata alla dimensione locale dove anche i singoli cittadini sono attori in campo. Purtroppo, nello specifico regionale, si percepisce la dipendenza di qualsiasi progetto ai soli aiuti statali, dove gli investitori privati possono contribuire solo se la regione accetta il compromesso di concedere aree e territori per smaltimenti e stoccaggi di materiale esausto. Al netto della ricostruzione storica sulla questione meridionale ormai diffusamente conosciuta, gli autori/ricercatori raccontano dello sviluppo di poli industriali molto importanti (soprattutto petrol-chimico) in aree della regione che poi non hanno avuto indotto e sviluppo atteso. Si spiega che la via di uscita è puntare sulla transizione ecologica oltre a rendere “più smart” alcune aree urbane ma c’è fa fare i conti anche con l’inquietante “perdita della neutralità della scienza”. Ovvero lo scetticismo (per qualsiasi cosa) che diventa dogma, pur confortato da dati scientifici. Testo accademico, settoriale, di ricerca.

Frankie Burrini

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Saggio molto interessante , che analizza una tematica molto specifica

Valeria Pittaluga