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Per la prima volta mi sono dedicata alla lettura di un fotoromanzo, che ho trovato particolarmente interessante soprattutto dal punto di vista del coinvolgimento. L’ho trovato molto adatto e nonostante la poca consistenza molto incisivo nel aiutare a ripercorrere una vicenda italiana di avventura
Emilia Migailo
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In questo saggio di rapido excursus del fotoromanzo, dall’esordio, al periodo d’oro degli anni sessanta/settanta/ottanta, fino al suo tramonto e decadenza per poi ritornare con una coraggiosa rinascita nel 2020. Ho trovato molto sentimento ed elogio in questa “invenzione squisitamente italiana che risale al secondo dopoguerra”, come Aldo Dalla Vecchia definisce il fotoromanzo.
Non ho gradito particolarmente le innumerevoli citazioni riportate seppur utilizzate, a mio dire, a supporto dell’opera dell’autore per trasmettere l’affetto che prova nei confronti di tale fotoromanzo. Difatti viene specificata la sua volontà di mantenere la grafia originale del settimanale Grand Hotel in una nota a inizio libro.
Per quanto breve, non ho trovato altro in questo saggio, a parte un breve elenco di tipologie di fotoromanzi (letterario, religioso, politico, sociale, ecc). Sicuramente ricco nella parte storica, non viene citato nulla riguardante la parte tecnica o sul rapporto immagine-scrittura.
A un lettore particolarmente interessato alle origini e alla storia del fotoromanzo, questo è sicuramente un saggio che può sicuramente soddisfarlo. Per un lettore come me che non prediligo nè saggi né tantomeno fotoromanzi, può essere un modo carino e rapido per conoscere questo fenomeno ormai per lo più tramontato.
Francesca Franzoni
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L’argomento mi ha incuriosita essendo cresciuta con la rivista Grandhotel che acquistava mia madre. Purtroppo il testo l’ho trovato mal strutturato e ridotto ad un mero copia/incolla da altre pubblicazioni, l’autore si è preoccupato solo di scrivere qualche breve passaggio tra un estratto e l’altro senza in realtà aggiungere nulla. Le note presenti le ho trovate particolarmente lunghe. Ho comunque trovato interessante leggere la storia del fotoromanzo, come lettura di intrattenimento va promosso.
Vanna Girotto
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Bellissimo adoro il musicista e la sua musica e mi appassiona!
Sandro lodi
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Libro molto interessante che riporta a galla un patrimonio della cultura italiana: il fotoromanzo. Per noi quarantenni qualcosa che andava svanendo dalle edicole alla fine degli anni ’80 ma che ha fatto sognare la generazione prima della nostra. Leggero, non banale e molto equilibrato.
Paquito Catanzaro
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Trionfo d’amore tratta un argomento molto interessante e di cui forse non si parla più così spesso. La lettura è scorrevole e interessante - il tema viene esplorato con dovizia di particolari. Non ho apprezzato la quantità di citazioni in corsivo, che a livello puramente visivo risultavano faticose alla lettura.
Gaia Scintu
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Descrittivo, didascalico, poco consistente nell’analisi sociologica e di costume: nel complesso modesto.
Luciano Proietti
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Piacevole viaggio nel mondo del fotoromanzo che tanta Italia fece sognare in un periodo d’oro
Carini Gianluca