< Trent’anni dopo di  Daria Martelli (Iacobelli)

Qui di seguito le recensioni di TrentAnniDopo raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

* * *

 

Divorato in un paio d ore
Ci sono davvero amicizie che resistono nonostante il passare degli anni
Mi ha stupito il finale

Valeria Pittaluga

* * *

 

Non mi ha colpita. La storia è anche piuttosto interessante ma ho fatto molta fatica a leggerlo a causa della la scrittura, che ho trovato compassata e forzatamente ricca di troppi dettagli.

Manuela Montignani

* * *

 

La vita apparentemente perfetta di Marina viene sconvolta nel periodo di permanenza nella stessa città, Padova, di un’amica, Arianna, tornata per cercare i diari della madre nella sua vecchia casa. Alla partenza dell’amica tutto il piccolo mondo della protagonista è sconvolto e cambiato, nel giro di un anno, da agosto ad agosto. Il racconto termina con un suicidio, che ne svela anche uno avvenuto tanti anni prima, alla vigilia della prima partenza di Arianna, che Marina aveva sempre trovato incomprensibile. A terminare il racconto è il marito di Marina. Mi è piaciuto: l’alone di mistero evocato da personaggi e vicende, interessanti i riferimenti botanici. Non mi è piaciuto: i rapporti tra i personaggi non sono ben approfonditi, non si riesce a capire perchè capiti tutto quello che succede, quali siano i motivi alla base delle loro azioni.

Irene Pollini

* * *

 

Un romanzo di una crisi e di un ritorno, e l’una è conseguenza dell’altra. Di ritorno dalla consueta vacanza estiva, Marianna trova la lettera di Arianna (siamo negli anni Ottanta, quando i computer erano anche "mostri" guardati con diffidenza) che non vede nè sente più da quarant’anni, tanti ne sono trascorsi dalla promessa di un viaggio a Londra insieme all’indomani della fine della scuola. L’amica le annuncia il suo ritorno in Italia per una villa misteriosa ricevuta in eredità. L’arrivo di Arianna sconvolgerà del tutto la tranquilla (e un po’ monotona) vita matrimoniale di Marianna, che nel tempo ha trovato nel giardinaggio (anche se è riduttivo chiamarlo così) la sua oasi di benessere col quale sconfiggere la rioutine e la nonotonia, ma anche forse qualcosa di insoluto nella sua stessa vita. La ricerca dei diari della madre di Arianna, che è convinta si celino murati nella villa ereditata, metterà in moto una serie di avvenimenti non sempre ben comprensibili nella trama, e che comunque porteranno a un epilogo del tutto inaspettato.
Non del tutto convincente la costruzione che la Martelli mette in atto (cè qualche vuoto narrativo e qualche passaggio troppo affrettato), con più diq ualche parte di stanca che affievolisce il ritmo narrativo infarcendo di dettagli e descrizioni del tutto inutili e a volte anche ridondanti. Ma resta, di fatto un romanzo abbastanza godibile che si riscatta in un finale inaspettato che sfugge a quel cliché che pure ha abitato il romanzo stesso.

Eliana Corrado

* * *

 

Trama ambiziosa ma a tratti prevedibile, sviluppata attraverso una scrittura non sempre scorrevole. Personaggi poco convincenti.

Virna Moschini