< Un burattino nella rete di  Carola Barbero (Marietti)

Qui di seguito le recensioni di UnBurattinoNellaRete raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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“Un burattino nella rete” è un saggio dedicato alla traduzione della prima pagina di Pinocchio, grande classico della letteratura mondiale, tramite l’utilizzo di Google. Ritengo che questo saggio sia davvero interessante, soprattutto per chi si occupa di traduzioni nella vita e fa uso quotidiano di strumenti online. Perché evidentemente dover tradurre dei testi letterari è sempre un tradire… Un processo di negoziazione in base al quale, per ottenere qualcosa, si rinuncia a qualcos’altro. Però è difficile dire a che cosa saremmo disposti a rinunciare, per ottenere una buona resa finale. Allora il traduttore deve dotarsi di pazienza, coraggio e amore!

Valentina Ferrero

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“Un burattino nella rete” risulta un saggio anomalo, la quasi totalità del testo, infatti, è rappresentata dalle diverse traduzioni della prima pagina di “Pinocchio” di Carlo Collodi. Perchè questa scelta? Per dimostrare come, nonostante la continua innovazione in campo tecnologico, la componente umana sia ancora essenziale per la comprensione di un testo e la sua traduzione. Il passaggio, poi, da un’altra lingua all’italiano rende evidente come nel passaggio possano perdersi significati, contesti e perfino anche l’intento iniziale dello scrittore. Un arduo compito per il traduttore che si trovare a dover tradire, nel senso latino del termine, quindi consegnare, trasmettere un testo, cercando però di non “tradire” il suo reale significato. La tecnologia è venuta in aiuto, ma solo in parte e questo pone spunti di riflessione interessanti sugli sviluppi futuri su cui dirottarsi nel campo del machine learning, ma offre anche un pensiero su quanto ancora l’uomo, o meglio la mente umana, sia al centro di tutto.

Xavier

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L’idea originaria è apprezzabile ma è stata presentata al lettore in maniera oserei dire "noiosa" ,riterrei sufficienti alcuni esempi di traduzione e non una vastissima casistica che non trasmette "emozioni". Condivisibili e ben esposti i concetti:
-doti del traduttore (pazienza,coraggio ,amore ) che un programma informatico non ha.
-Cosa cerca chi si si rivolge ad un sistema operativo..forse semplicemente sè stesso

LUIGI SERINO

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Andrebbe adottato come libro di testo nelle scuole, per la chiarezza con la quale vengono descritti i meccanismi mafiosi nelle relazioni, spesso così subdoli da diventare ‘normalità’ all’interno degli scambi sociali.
Molto interessante la sottolineatura del legame tra associazioni criminali e forme di religiosità popolare.

Paola Bonizzato

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La parte iniziale del saggio è interessante, anche se le riflessioni della traduzione come "tradimento" non sono del tutto nuove.
Secondo me sarebbe stato importante soffermarsi di più sull’analisi degli effetti della traduzione con Internet come "tradimento" senza amore, meccanico, privo di scelte e quindi più devastante nella sua comicità involontaria.
La seconda parte del saggio è eccessivamente lunga rispetto alla prima e raccoglie molti, troppi, esempi senza offrire una sintesi finale.

Angela Camporesi