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"Un filo di voci" inizia creando una confusa aspettativa circa gli autori intervistati nel corso del tempo dal giornalista e autore. Si sviluppa poi come un piacevole percorso in cui, trasportati dal racconto dei vari dialoghi, vengono affrontati grandi e attuali tematiche di vita e della società odierna. Una lettura di valore, che dà spunti di riflessione e permette al contempo di conoscere in maniera più intima grandi personaggi della letteratura internazionale.
Francesca Carella
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Un libro che scava dentro altri libri, e prendendo le cose da lontano arriva a parlare di ambiente e salvaguardia del mondo, passando per l’attualità, la politica, le guerre, i fatti del quotidiano che entrano a far parte della storia moderna. Intimo e vario, perché spesso cita in modo esaustivo interi passaggi di altri libri, per contestualizzare l’argomento.
Cleo (solo il nome come Madonna, Cher, Adele)
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Una riuscita polifonia di autorevolissime voci intervistate in diversi momenti dall’autore su tematiche universali. Un racconto, sorprendentemente compatto e unitario, che riporta in primo piano l’importanza del ruolo dell’intellettuale per capire a fondo le dinamiche delle vicende umane nel mondo attuale.
Giorgio Demuru
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Il pacifismo e l’importanza del silenzio per Grossman e Terzani,la profezia di Vidal(il romanzo sarà destinato ad estinguersi),la necessità dell’analisi della famiglia per Amos Oz;e poi ancora l’Apartheid, l’esilio, il carcere e a parlarne sono Fo Gordimer Morrison nonchè Cortazar per il capitolo dedicato all’arte di guardare e tanto tanto altro.Ottime le domande agli scrittori perchè si capisce che Minerva ha letto i libri dell’intervistato.
Marzio Stornelli
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Interessante. profondo, ricco di spunti su cui riflettere e di indicazioni su come guardare diversamente il mondo.
Stefania Settevendemie
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Il libro è al confine tra narrativa e saggistica. L’autore ha scelto 32 scrittori tra i 170 che ha intervistato per la rubrica Incontri di Rainews24, che condensava ogni intervista in 12 minuti e accompagna noi lettori alla loro scoperta. Il libro è organizzato in capitoli, ognuno dei quali affronta argomenti attuali e sempre presenti nella letteratura. Minerva, attraverso la sua narrazione e la sua profonda conoscenza di ogni autore che ha incontrato, fa dialogare a distanza i vari autori sugli argomenti scelti per il capitolo, attraverso una riscrittura delle singole interviste che ha realizzato per la televisione. Il risultato mostra sintonie inedite tra autori che a volte non si sono mai incontrati tra loro e offre nuove chiavi di lettura di scrittori noti e meno noti. E’ interessante il rimando alle teche rai, dove è possibile ritrovare le interviste nella loro versione televisiva.
Anna Allerhand
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Elogio al dialogo, Il Giornalista/Scrittore lo mette subito in chiaro nel suo saggio “Un filo di voci”edito da Castelvecchi nel 2021 con prefazione di Erri De Luca. Interessante è stata la capacità di Minerva di saper intrecciare temi attualissimi con autori molto diversi ma legati da un filo invisibile che si percepisce solo leggendolo. Leggerlo è stato come fare una chiacchierata con loro. Alcuni non li conoscevo e non sapevo nulla, dal quale però ho potuto ricevere molti stimoli utili, ottenendo in un attimo un punto di vista alternativo, un’opinione diversa che non conoscevo
Rosaria Lacitignola
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Il libro “Un filo di voci. Trentadue scrittori dal mondo” nasce dalle domande rivolte in tutto il mondo a grandi scrittori e ricordiamo che Franz Kafka scriveva: “L’uomo legge per fare domande”.
Le loro voci seguono un filo narrativo ideale, che tratta dei temi importantissimi del nostro tempo e della letteratura, come l’empatia, l’amore, l’ascolto, la pace fuori e dentro di noi, il razzismo, i talenti del racconto e dell’immaginazione, la difesa dell’ambiente, il superamento dei muri e dei confini e, infine, la dignità e la libertà dell’uomo.
Ezio Cairoli
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Riconosco l’importanza dell’argomento, ma proprio non è il mio genere.
Elisa Zentilini
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Interessante esperimento di jem session tra scrittori diversi che vengono messi a confronto su diverse tematiche (ecologismo, tolleranza, razzismo, ecc.). Ho apprezzato che tra tutte le interviste portate a casa dall’autore ci sia anche il racconto di quella poco riuscita con Doris Lessing. Di contro alcuni collegamenti mi sono sembrati un po’ forzati e la lettura non mi è risultata semplice.
Laura Pianca