< Un panda estinto. Il mestiere dell’inviato speciale di  Vittorio Monti (Giraldi)

Qui di seguito le recensioni di UnPandaEstinto raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Non è un saggio ma l’ennesima autobiografia di cui non si sentiva la mancanza

Antonella Roncarolo

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Divertente la descrizione della vita di un inviato

Maria Fauciglietti

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"Siamo quel che teniamo a mente": e in questo piccolo e piacevolissimo libro, Monti condivide con i suoi lettori ciò che, di tanti anni di appassionata professione giornalistica, gli è rimasto nel cuore. Un percorso emozionale, un lungo itinerario sentimentale, in cui l’autore si racconta raccontando.

Chiara Maesani

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Vittorio Monti e il suo delizioso saggio, molto divertente e pieno di aneddottica sulla vita del giornalista inviato che ha come casa il mondo.
Intervista a personaggi famosi, politici, direttori di testate: Monti approda al Corriere della Sera negli anni 60 e ci rimane per piu’ di trentanni, ma neanche un giorno in redazione, lontano dalle beghe, dentro la notizia. Nel suo libro si rivolge soprattutto alle nuove generazioni "vale piu un resoconto mediocre ma arrivato in tempo che la Divina Commedia"...
Gli inviati chiamati un tempo "l’argenteria delle testate" hanno combattutto con la ricerca della notizia, di un telefono per trasmetterla, in perenne nomadismo, scrivendo su una macchina da scrivere portatile....oggi tutto è piu’ facile, ma il vero cronista è ancora colui che racconta i fatti della vita, che accende l’emozione gia’ nelle prime 5 righe di lettura.
Un libro molto interessante che ci ha fatto rivivere avvenimenti e ncontrare di nuovo
personaggi famosi, una bellissima penna.

carla magrelli

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Appassionato inno al lavoro del giornalista, attraverso la narrazione di episodi e incontri.

Maria Crevaroli

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Un racconto che è una meticolosa indagine sulla storia e la geopolitica di un territorio che (purtroppo) nello scempio e negli scandali politici è uno specchio dell’intera nazione. La scrittura ha un ritmo incalzante, ma spesso le informazioni e i dati sono così tanti e forniti in ordine sparso, che si fa fatica a tenere il filo del discorso.

Alessandra Cristini

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Storia di un giornalista, anzi di un inviato speciale sempre in missione, per scavare nella cronaca dei fatti dell’epoca, che ormai fanno parte della storia del paese. L’inviato sempre pronto a lottare per scrivere un buon articolo per dare un buon servizio al lettore in un’epoca in cui non si era tutti connessi, ed era difficile inviare il pezzo in tempo. Questa è la storia di un bambino che sognava di fare giornalista, e che ora ti porta nel mondo della comunicazione svelandone i segreti.

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Piacevole. Un inno d’amore, cantato e danzato, verso un mestiere vissuto con passione.

Paola Bonizzato

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Ho trovato il libro faticoso penso dovuto alla scrittura telegrafica. Brevi frasi e molti punti. Ho avuto l’impressione di ascoltare una persona che mi racconta una storia omettendo tanti importanti particolari e quindi non capisci cosa vuol dire.

Manuela Barigazzi