< Un uomo sottile di  Pier Paolo Vettori (NeriPozza)

Qui di seguito le recensioni di UnUomoSottile raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Il libro di Pierpaolo Vettori racconta di Paolo che vuole scrivere una non biografia su Daniele del Giudice, o meglio su DDG, non osando quasi nominarlo, anche per timore reverenziale. Evoca la vita di DDG, i suoi incontri, le sue vicende e i suoi libri. C’è anche una ragione personale, la moglie di Paolo, Laura, ha scoperto di avere una malattia al cervello e questa cosa la accomuna a Del Giudice, malato di Alzheimer. Paolo è un “cacciatore di fantasmi”, vuole recuperare la memoria di Del Giudice per farlo conoscere nel presente, un tributo con episodi scollegati, un mettersi sulle tracce di DDG e di “sfortune”, le cose non vanno bene e il libro di Paolo non non funziona. Ecco, il libro di Paolo non decolla, ma neanche quello di Vettori che richiama in lontananza il libro di Emanuele Trevi “Due vite”. Poco chiara l’idea di fondo, se c’era un interesse verso la diffusione dell’opera di Del Giudice, forse bastava regalare i suoi libri.

Teresa Catenaro

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Un bel viaggio in bilico tra atmosfere oniriche e realtà.

Rolando Tomassi

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Un libro commovente e coinvolgente alla ricerca del grande scrittore Daniele Del Giudice malato è scomparso dalla vita e la sua scrittura sempre più sottile per via della grave malattia degenerativa .Attraverso l’incontrò con i personaggi dei suoi libri interpreta anche la Sua vita e quella di sua moglie malata anch’essa d’alzhemeir.
Piccolo Capolavoro!

Ilia Gabrielli

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Una storia bellissima in cui il protagonista è alla ricerca di un uomo che non ha mai incontrato, uno scrittore colpito da Alzheimer e rinchiuso in una clinica a Venezia. Questa ricerca, che avviene anche con il dialogo con i personaggi dei libri dello scrittore, è accomunata alla storia della moglie, anche lei malata. Un omaggio allo scrittore, DDG, e alla letteratura.

Marta Negri

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Vettori, a tratti in modo struggente e intimistico, ci accompagna in un viaggio di ricerca sia di uno scrittore gravemente malato, sia sul mistero dell’identità. Lo fa con amore e trasporto per la letteratura ma pure verso la moglie che, analogamente allo scrittore, lontano ormai da tempo dalle scene pubbliche, vaga in uno spazio tempo incomprensibile e forse inguaribile.

Loretta Gallon

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Non riesco a capire bene certe scritture ma in complesso è leggibile

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Mi è piaciuto molto questo libro dove il protagonista del libro non dialoga solo con i personaggi dei romanzi di DDG ma in parallelo racconta una sua storia privata:quella della malattia e della guarigione di sua moglie, che sembra ricordate all’autore la malattia di cui soffre lo stesso DDG richiuso in una casa di cura a Venezia.
La scrittura e il modo con cui e’ stato scritto il libro e’ efficace e consente molte riflessioni.
Un omaggio alla letteratura e a questo scrittore DDG .

Susanna Cati

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Ho trovato questo libro interessante e coinvolgente, nonostante in alcune parti che narravano dei dialoghi con personaggi immaginari, abbia fatto fatica a seguire il discorso. Complessivamente mi è piaciuto e in particolare ho apprezzato l’intrecciarsi tra vita reale del protagonista e i dialoghi con i vari personaggi. Mi è piaciuto molto anche il finale, che mi ha ‘tenuto incollata’ fino all’ultima pagina, senza però rivelarsi deludente o banale.

Caterina Spertini

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Lo spunto è interessante, una sorta di parallelo con "Lo stadio di Wimbledon" di DDG ma ogni tanto è difficile da seguire, mescola incontri con personaggi veri, personaggi inventati da DDG e altri inventati dall’autore. Si aggiunge la storia parallela della moglie del protagonista, colpita dalla stessa malattia di DDG. Troppa carne al fuoco, si rischia la confusione

GIANNA MASOERO

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Un romanzo interessante sia per come è strutturato (autobiografia, personaggi di un romanzo che interagiscono con l’autore...)sia per l’argomento che tratta. Personalmente non vedevo l’ora di avere un po’ di tempo per leggerlo.

Laura Brandani

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La lettura de "Un uomo sottile" risulta scorrevole e interessante. Il lettore resta piacevolmente catturato dalle diverse dimensioni che l’autore presenta. Se in un primo momento ci si può sentire spaesati, successivamente la lettura diventa più chiara: senza sapere come abbiamo fatto, ci ritroviamo nel mondo costruito dall’autore, fatto di speranze, sofferenza, amore.