< Una vita scapricciata di  Marisa Laurito (Rizzoli)

Qui di seguito le recensioni di UnaVitaScapricciata raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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L’ho letto volentieri, mi sarebbe piaciuto sapere qualche dettaglio in più su alcuni personaggi citati. Sono arrivato alla fine velocemente.

Francesco Dozzi

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L’ho preferito perché descrive, tra l’altro, il "mondo" della Laurito ai tempi di "Quelli della notte".
Ricordo che guardavo la trasmissione sempre, con i miei genitori. E sorridevamo per tutta la durata della trasmissione, andando a letto sereni e quasi un po’ felici

Loredana Gatti

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Il libro è piacevole nella lettura e descrive molto bene la biografia dell’autrice.
Inoltre sono riportati episodi divertenti che rendono appassionante la lettura. Viene descritta anche la città di Napoli (e la sua cucina) in maniera ironica.

Luca Garbin

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Penso che la scrittura rispecchi totalmente il personaggio che narra e, pur non amando particolarmente le biografie come genere letterario, sono stata ammaliata dalla sua arte affabulatoria. C’è Napoli, la famiglia, la tradizione, le storie, la vita.

Anna Amico

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Noioso

Flavia

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L’autobiografia di Marisa Laurito è esattamente come uno se la potrebbe immaginare conoscendo anche solo superficialmente il personaggio pubblico. Da una parte questo è un pregio, perché rivela la grande genuinità dall’autrice e la sua visione del mondo aperta e gioiosa.
Qui si fermano però i pregi, e iniziano i problemi: una certa superficialità (che non si sa quanto sia studiata), tende a ridurre molte delle vicende raccontate a semplici scenette, quasi come fossero pronte per un varietà del sabato sera.
Fanno eccezione i racconti degli inizi teatrali nella compagnia di Eduardo de Filippo, nei quali risuona ancora il timore reverenziale, ancora vivo dopo decenni.
Il racconto procede allegro e disordinato con alcuni momenti più deboli di altri, specialmente quando passa in rassegna in modo un po’ forzato le produzioni teatrali, sciorinando nomi e cognomi come in un curriculum.
Ho l’impressione che questo libro sia un’occasione persa: ho il dubbio infatti che l’autrice abbia i mezzi per scrivere più in profondità della propria vita e delle proprie esperienze, ma che forse sia stata un po’ troppo preoccupata di scrivere quello che il pubblico si aspetta da lei.
In appendice è presentato il quadro astrale di Marisa Laurito.

Nicola Scodellaro

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Un viaggio nei cuori di Napoli che coinvolge tutti i sensi del lettore

Chiara D’Angelo