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Graphic novel di forte impatto: la storia di un’adozione compiutasi volando in India è in questi giorni carichi di tensione, violenza ed odio, una speranza per il futuro. Ho letteralmente divorato questo libro!
Roberta Piarulli
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La graphic novel di Andrea Ferraris è un’estratto di vita, un piccolo episodio della sua esistenza da condividere con il mondo. Un vero atto di coraggio, ma anche di testimonianza di una realtà che, purtroppo, è concreta. Il desiderio di diventare genitori, di creare un’estensione del proprio essere e l’impossibilità fisica di poterlo compiere; il calvario dell’adozione e poi finalmente la gioia di aver dato futuro ad un altro essere vivente. Ferraris racconta la vicenda con estrema leggerezza e naturalezza, complice anche la forma di comunicazione: immagini che valgono più di mille parole.
Tiziana Casalino
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Il tono della narrazione e i disegni della graphic si adattano, ci trascinano dalle risa alla commozione. È una storia “felice” di adozione racchiusa in 128 pagine. Un tema oggi più che mai attuale raccontato in modo delicato e nello stesso tempo ironico. Questa zanzara che rappresenta le prime difficoltà di comunicazione tra i genitori e il bambino. I colori che cambiano piano piano che la storia cambia.
Alessia Scatigno
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Scritta chiara e semplice e descrittiva, senza ampollosità.
Tal volta un po’ noioso, perché va tutto sempre bene quasi all’inverosimile.
Katia Mereu
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Serena Crifò
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Un graphic novel delicato e nello stesso tempo intenso sulle gioie e le difficoltà dell’adozione internazionale di una bambina indiana da parte di una coppia italiana.
Il tratto è gradevole e ben leggibile.
La storia è coinvolgente e mette in luce le differenze culturali di due mondi lontani.
Sono tanti gli spunti di riflessione: dalla difficoltà di essere accettati come genitori dagli organismi preposti alla selezione delle famiglie adottanti; alla difficile comunicazione tra una bambina indiana che non ha mai visto gente straniera e la sua nuova famiglia
Susanna Moggi
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Fosca Pizzaroni
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Recensione2 Una favola per adulti, dolce come ogni favola per bambine e bambini dovrebbe essere. Non serve molto per commuovere ed emozionare. Bastano, come in questo caso, i sentimenti messi a nudo di due genitori: impacciati, spaventati, in balìa della più grande paura e del più grande trasporto. A dimostrazione che l’amore nasce, sempre. E non si adotta, mai.
Sara Balzerano
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Tutti noi che non le abbiamo vissute in prima persona abbiamo comunque idea che le adozioni comportino una numerosa serie di problemi burocratici, specie se si tratta di adozioni internazionali. Questo libro ci racconta gli altri problemi umani, di conoscenza, di trasferimento, di adattamento, e lo fa con un bellissimo graphic novel autobiografico, che commuove e diverte, con disegni dai colori vivaci, evocativi dell’India ma soprattutto dei diversi stati d’animo. E con l’aggiunta di alcune foto che ci fanno conoscere anche i volti reali dei protagonisti rendendoci ancora più partecipi. Perché è questo che poi fanno i buoni libri: ci regalano una storia che diventa parte di noi.
Rosangela Usai
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La graphic novel Una zanzara nell’orecchio racconta l’inizio del
percorso adottivo di due nuovi genitori: lo fa senza sovrapporre troppi
sentimentalismi, e senza trascurare gli aspetti difficili, i dubbi, le
fatiche. Dal loro punto di vista come anche dal punto di vista della
bambina, alla quale irrompono nella vita nuovi affetti, e lingua, e
tradizioni, e abitudini, e paese...E’ molto convincente e trova il modo
di metterci sempre un sorriso dentro. La bella foto in fondo rassicura
il lettore sul felice esito della vicenda, e lo riporta sul piano della
realtà. Confortante.
Anna Mazzoleni
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Elisa Maria Posenato
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Graphic novel autobiografica che affronta il tema dell’adozione
internazionale in chiave ironica. Il protagonista passa dalle serate con
gli amici al matrimonio in poche pagine, per poi ritrovarsi prima
perduto nella burocrazia delle pratiche per l’adozione poi catapultato
in India a conoscere la figlia.
Le immagini non sono sempre di facile interpretazione, ma la lettura scorre velocemente e il messaggio finale è di speranza.
Elisabetta Cassiani
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Una storia intensa, coinvolgente, nell’economia della quale la parte dell’attesa della bambina si rivela tuttavia piuttosto lunga rispetto al resto, che pur potente, sembra perdere colore. I personaggi sono caratterizzati in modo efficace sia dalle parole che, soprattutto, dai disegni; potentissimi sono gli occhi “pantocratori” di Savari, che tutto seguono e comprendono. Andrea e Daniela costruiscono il loro essere genitori attraverso un percorso tutto sommato breve, considerati gli elementi in gioco. L’aspetto più interessante del libro è la narrazione dal punto di vista paterno, scelta insolita e coraggiosa.
Ilenia Bonini
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Questa graphic novel che racconta la vera storia di Andrea e Daniela che
da Genova arrivano a Mumbai per adottare Sarvari, è evocativa,
emozionante e quasi incredibile nella sua semplicità. L’amore e il
matrimonio dei due, la decisione quasi fiabesca di adottare un bambino, i
sogni, le speranze, le illusioni e disillusioni, la realtà che si
presenta ai loro occhi stupiti e impreparati sono narrati e disegnati
benissimo e vengono raccontati senza sentimentalismi gli stati d’animo e
le paure attraversate dalla coppia. Tutte le pagine, sgargianti di
colori e curate anche nei particolari reali e onirici, sono piccoli
capolavori di bellezza. Il viaggio in India e la conoscenza di una
bambina che da un momento all’altro diventerà la loro figlia sono
lontani dagli stereotipi dell’Oriente misterioso e incline alla
meditazione, e mette bene in evidenza quali siano i problemi e le
angosce del diventare genitori in modo improvviso e dirompente. La
storia è umana, profonda e nello stesso tempo meravigliosamente lieve.
Alessandra Burzacchini
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Andrea e Daniela, fidanzati da sempre e poi conviventi, si trovano da un
giorno all’altro a dover affrontare il problema della sterilità, unito a
quello del desiderio irrinunciabile di avere un figlio. Iniziano così
i lunghi preparativi per l’adozione: il matrimonio, gli incontri con
gli assistenti sociali e con altre coppie, i contatti con le
associazioni che si occupano di adozione internazionale… Finalmente
convocati a Torino e accettata con gioia la piccola dallo sguardo un po’
strabico, i due in breve tempo partono pieni di entusiasmo per l’India
per incontrare Sarvari. Le cose ovviamente non saranno semplici e il
travaglio non finirà di certo con la consegna della figlia tanto
desiderata…
Una storia dunque di ordinaria adozione resa tuttavia
originale ed unica perché raccontata attraverso una brillante e
coloratissima graphic novel. L’autore è Andrea Ferraris, un disegnatore
della Disney che riesce, quasi unico tra gli italiani, a passare dal
fumetto popolare di Paperino e Topolino alle graphic novel serie di
argomento biografico e storico. La vicenda qui narrata attraverso tavole
per lo più a pagina intera questa volta non solo è vera, ma é anche
personalissima. E’ la storia della famiglia dell’autore e forse anche
per questo colpisce il tono ironico costante che soggiace dietro ad ogni
vignetta. Nonostante la coppia passi dall’inconsapevole spensieratezza
alla risoluta determinazione e arrivi alla speranza solo attraveso la
paura, la chiave è sempre scanzonata, una modalità che l’autore dichiara
essergli servita per rompere il ghiaccio. Infatti é verso se stesso,
soprattutto, che Ferraris gioca con l’ironia: l’Andrea del libro è di
volta in volta un astronauta in procinto di partire per una missione
senza ritorno, o un esploratore che varca un ponte tibetano, tutte
metafore per la decisione di diventare padre. Non vengono risparmiati
neppure gli oggetti che accompagnano l’iter di Andrea e Daniela: ecco
che allora il telefono diventa un idolo a cui portare rispetto perchè
attraverso la sua voce deve arrivare la notizia tanto attesa; la piccola
foto di Sarvari dal leggero strabismo diventa il centro di gravità
della loro vita; l’aereo che porta Andrea e Daniela in India ha “un muso
simpatico”e parla, dicendo ad Andrea che andrà tutto bene; quindi nel
corso del volo si trasforma in un gatto che fa le fusa e poi nel
gatto-bus di Totoro di Hayao Miyazaki. A guidare il lettore c’è anche
l’uso del colore: “Il libro è diviso in tre momenti anche coloristici –
spiega Andrea Ferraris. – All’inizio un unico colore, poi quando
sappiamo che saremmo dovuti andare in India i colori riflettono la
bandiera indiana, perchè fino a quel momento le nostre sull’India non
sono che idee. Solo quando atterriamo a Mumbai iniziamo veramente una
nuova vita, così nella terza parte sono utilizzati tutti quanti i
colori perchè le idee sono diventate realtà”. Nel fumetto entrano anche
elementi della vita reale, come foto ed i disegni fatti da Sarvari in
Italia. Azzeccatissimo e simbolico anche il titolo: “Una zanzara
nell’orecchio” non è che la metafora dell’incomunicabilità dei primi
tempi tra Andrea, Daniela e la piccola Sarvari. Il commovente e
speranzoso happy and arriva su un autobus, quasi a chiudere il circolo
con quel lungo volo che era stato necessario intraprendere per
raggiungere l’oggetto del desiderio.
Donatella Amadei
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Delizioso fumetto che affronta con un certo umorismo e leggerezza, il tema della sterilità coniugale e della fatica dell’adozione. L’autore rende partecipe il lettore di tutte le sofferenze, le prove, i dubbi che affronta una coppia in questa situazione. Fa molta tenerezza anche il punto di vista della bambina adottata che passa i primi mesi a piangere perché, non capendo l’importanza di quello che le sta succedendo, si sente solo strappata dalla sua realtà, dal suo piccolo mondo fatto di persone, tradizioni, suoni, odori che non saranno più suoi.
Raffaela Cardo
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Il tratto e la posizione dei fumetti inizialmente complicano la lettura,
poi diventano una sorta di musica che conduce il lettore nella
narrazione. La storia, colma di speranza, avvolge il lettore con mille
emozioni.
Chiara Lugli
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Argomento insolito e coraggioso per un fumetto: il matrimonio e la genitorialità, con le paure, i dubbi, gli errori di una coppia che decide di adottare un figlio. Il tutto narrato sia con immagini esplicite sia con vignette iconiche di libera interpretazione.
Cristina Cassiani
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Graphic novel autobiografica, semplice e al tempo stesso molto toccante. Con grande sensibilità, l’autore riesce a far comprendere il complicato mondo delle adozioni: la burocrazia, l’interminabile attesa, le aspettative, le paure, l’incontro con la bambina e gli intensi stati d’animo.
Luca Coppi