< Urbania di  Stefano Boeri (Laterza)

Qui di seguito le recensioni di Urbania raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Stefano Boeri, fra i più prestigiosi architetti e urbanisti italiani, illustra la sua idea di città del futuro attraverso un diario di appunti scritto nei mesi della pandemia.
La reclusione è stata espediente per ripensare la città in maniera moderna da un lato, basti pensare alla valorizzazione della biodiversità attraverso un equilibrio fra il verde e l’urbanizzazione crescente, ma anche classico: i borghi storici tornano ad essere centrali, i quartieri arcipelaghi indipendenti eppure connessi nella comunità.
La sfida è quella di conciliare sempre di più le anime del territorio. Interessante anche il materiale fotografico di accompagnamento alla scrittura.

Ilaria Quercia

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Il libro "Urbania", di Stefano Boeri, racconta i rapporti tra urbanistica, natura e uomo durante la pandemia. E’ un saggio interessante ma, personalmente, l’ho trovato a tratti noioso e poco accattivante.
Nonostante l’autore abbia svolto una ricerca approfondita, il lettore non riesce a trovare un filo conduttore e si perde nei meandri della ricerca.
Per tali motivazioni non mi sento di consigliarlo, se non come finalità di studio.

Manuela Bambini

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Bellissimo. Interessanti i brevi capitoli che ci riportano al periodo di lockdown.

Giacomo Planeta

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Urbania di Stefano Boeri è un delizioso excursus nelle riflessioni di un grande architetto. Offre spunti e suggerisce nuove letture. Partendo dall’esperienza personale dell’autore apre prospettive di approfondimento che ogni lettore può, in base alla propria sensibilità e ai propri interessi, intraprendere. Il lockdown di marzo 2020 e la crisi pandemica sono il pretesto per affrontare temi ormai ineludibili, come il cambiamento climatico e la necessità di un cambio di paradigma nella convivenza tra l’uomo e le altre specie vegetali e animali. Stefano Boeri ci offre dubbi e propone soluzioni, non nasconde fallimenti e non rinnega illusioni di gioventù.
Delinea sfide enormi, ma le racconta con l’ottimismo di chi è abituato a "mettere" le mani nella realtà per cambiarne la fisionomia; con la fiducia di chi pensa che sia ancora possibile creare spazi e architetture per nuovi futuri.

Luigi Verducci

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L’OLIGOPOLIO.ALTRA CASTA.MOLTI LATI OSCURI CHE NON CONOSCEVO.

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Interessante materia non conoscevo

Fabio Schiavolin