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Come per il primo saggio anche Vento dal Sud ha trattato l’argomento delle infrastrutture e quindi non sono riuscita a leggerlo con gusto perché non è riuscito a coinvolgermi. Rispetto al primo comunque è stato leggermente più leggero e fruibile da leggere per questo mi è piaciuto di più.
Alice Ferraando
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In questo saggio apprendiamo come le infrastrutture nazionali non abbiano mai conosciuto uno sviluppo organico e di lungo periodo rimanendo ingessate nella burocrazia. Gli autori ci mostrano un Mediterraneo pronto a riscattare il Mezzogiorno, mettendolo nella posizione di dettare linee guida per una nuova Europa, capace di dialogare con altri continenti e diventare preda di nuovi burocrati.
Giulia Negri
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«Cosa impedisce a questo vento di soffiare e al nostro Paese di rendere reale ciò è ovvio?» A partire da questa domanda, si interrogano gli autori di Vento dal Sud, saggio/inchiesta sulla situazione italiana portuale e logistica in generale con particolare riferimento alla sua innata natura di "portaerei" del Mediterraneo repressa negli anni o asservita al colonialismo straniero. Il dialogo è incalzante e le domande poste scottanti cone schiettamente sincere le risposte o tentativi di risposta forniti. Vento dal Sud è un saggio che appassiona, specialmente chi, italiano, è un italiano del Sud e magari vive affacciato al Mediterraneo, chiedendosi come mai anziché Centro dell’Europa ne sia diventato meridione.
Angela Senatore
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Un saggio ricco di dettagli storici, legati all’attualità e alla situazione politica, che pone l’accento sul problema della burocrazia in Italia, di come questa possa paralizzare un intero paese a partire dal trasporto delle merci. Un’analisi lucida della situazione del nostro paese, da rileggere più volte per capire a fondo tutti gli aspetti trattati.
Daniela Azzalini
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La breve storia politica italiana che prelude alle possibili soluzioni si inserisce nel solco del pensiero unico che asseconda il potere del capitale.
Alberto Faustino