< Virità. Femminile singolare plurale di  Giusy Sciacca (Kalos)

Qui di seguito le recensioni di Virita raccolte col torneo 'nar' (tutte le fasi)

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Racconti romanzati di donne poco note, che sono il fondamento della cultura popolare, di detti, miti e leggende della Sicilia. Un viaggio intrigante attraverso gli occhi di chi, a dispetto del tempo in cui ha vissuto, ha rivendicato il proprio diritto alla libertà ed alla felicità.

Morena Isella

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Giusy Sciacca ha realizzato una splendida opera composta da venti racconti di donne siciliane, che prendono la parola per raccontare la loro virità. Storie autentiche e ben caratterizzate, che mi ha fatto conoscere figure femminili a me poco note. Una lettura piacevole e interessante che mi ha permesso di conoscere figure femminili della mia terra la Sicilia.

Emanuela Terranova

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La Sicilia patria di donne di valore. Giusy Sciacca dà voce a venti figure femminili siciliane, dal mito alla storia, dalla tradizione alla scienza, sante e assassine; a volte famose, in massima parte sconosciute ai più. Ognuna di loro racconta come abbia difeso la propria dignità in un mondo segnato dall’egemonia del maschio. Sono racconti di fierezza e di dolore, delicati, toccanti, ciascuno racchiuso in una cornice teatrale. Interessante la sperimentazione linguistica: ogni donna si esprime con il linguaggio del proprio tempo e del proprio ambiente, la lingua riflette e rispetta il personaggio. Meritorio l’avere recuperato dall’oblio la memoria di tante donne soffocate dall’arroganza maschile e dal pregiudizio.

Mariarita Montevecchi

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Fin dalle prime pagine ho sentito la potenza di questo libro, la fierezza del genere femminile e della propria storia, troppo spesso nascosta ma comunque vibrante e presente nei secoli. Non ho fatto studi classici e non ho che una conoscenza superficiale della mitologia greca e latina, ma non ho trovato alcuna difficoltà a seguire il filo del discorso delle varie storie, senza nessuna pesantezza. L’anima "sicula" di queste donne è prorompente come un getto di lava dell’Etna: impetuoso e distruttivo, rovente e che lascia il segno. La fierezza della loro discendenza, il coraggio delle loro scelte, l’orgoglio di una terra che "brucia" nelle loro menti e nelle loro vite. Un libro così non poteva che essere scritto da una donna! Alcune storie in particolare - con la potenza delle parole - vengono rappresentate come su un palcoscenico: credo fermamente che dovrebbero essere portate nei teatri, raccontate ad un pubblico in presenza. Basterebbe un palco vuoto, una luce ed un volto fiero, non servirebbe alto. Ed io vorrei trovarmi lì, in prima fila, a vibrare forte di fronte a quelle donne consapevoli, potenti, inarrestabili e pronte a non arrendersi nei secoli, a rivendicare l’identità di tutte noi donne, a difenderla e gridarla al mondo.

Anna Maria Conti

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L’autrice accompagna il lettore attraverso duemila anni di storia dando voce a strepitose donne siciliane, alcune note, altre meno. La Sicilia, l’Isola-Femmina, è il ponte tra due mondi: l’Oriente e l’Occidente. È la terra delle contraddizioni, di una, nessuna e centomila verità. Le protagoniste siano esse dee, sante, regnanti, popolane, eretiche, peccatrici, innovatrici, rivoluzionarie, artiste, letterate raccontano la loro virità. Immerse nel loro contesto, fanno sentire la loro viva voce su momenti emblematici delle loro vicende storiche o leggendarie.

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Troppo contorto. Vuole stupire il lettore. Una visione cupa dei luoghi e delle persone. Inventa un linguaggio pesante astruso difficile da capire e da seguire.

Barbara colaneri

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E’ un un libro che non avrebbe mai attratto la mia attenzione in una libreria. Di lettura agevole e a tratti gradevole, svela attraverso i ritratti e "le voci" di alcune donne siciliane protagoniste attive e appassionate della proprie vicende umane e storiche, il fascino e la complessità della Sicilia e della sua Storia.

Giovanni Coran