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Dinanzi al raziocinio siamo invitati a ricordare che siamo anche fatti di cuore. Un tempo si utilizzava l’istintività come bussola della propria esistenza. Oggi probabilmente siamo invitati continuamente a razionalizzare. Due facce della stessa medaglia che andrebbero però dosate entrambe. Non abbiamo forse neppure chiaro cosa sia un’emozione tantomeno riusciamo a riconoscerle e darcene spiegazione del perché proviamo quelle specifiche in quel dato momento. Abbiamo sia difficoltà a riconoscerle che ad interpretarle. Per poter cambiare questo dovremmo intraprendere un viaggio onesto dentro noi stessi.
Helga Militello
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Lo stile diretto e stimolante. Suscita curiosità ed interesse, senza risultare pesante. Non essendo il mio campo, non riesco ad esprimere un giudizio circa il contenuto, soprattutto in merito alla quantità, e all’eventuale banalità, delle informazioni. È tuttavia molto piacevole da leggere, anche per i profani come me.
Marco Moretti
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Scritto bene, interessante anche per coloro che ignorano l’argomento. Gli inserimenti delle schede danno un quadro preciso della situazione e della evoluzione,l e notazioni storiche risultano chiare e comprensibili a aiutano nella lettura
Giustina Coda
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Un viaggio nelle emozioni e nella forza conoscitiva delle stesse. Mi ha convinto ma non troppo.
Rodolfo Pinto
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Ho adorato questa lettura, non semplicissima, a volte forse un po’ ostica, ma questo probabilmente perchè non sono abituata a leggere saggi...o forse perché gli argomenti trattati sono psicologicamente ostici in sè. Ilaria (dopo aver letto il libro mi viene spontaneo chiamarla per nome, come un’amica di "sventure"), ti accompagna per mano attraverso il complesso universo di quelle emozioni "difficili", che ognuno di noi prova o ha provato, ma che nega (a sè stesso e agli altri), di provare o di aver provato. Grazie Ilaria
Carla Cavallini
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Lettura molto piacevole, mai appesantita dalle citazioni. Ottimo il lavoro sull’etimologia e sulle sue evoluzioni storiche. La presenza dell’autrice con il suo carico di esperienza di vita coinvolge il lettore/lettrice, e lo/la induce a riflessioni su di sé e sull’umanita’.
Alcuni capitoli mi hanno toccato profondamente sotto il profilo emozionale e culturale e dell’esperienza personale
Michela Baiamonte
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Difficile scegliere. Ho scelto questo perchè mi ha affascinato di più per l’argomento, ma sono entrambi appassionanti
Cesare Gigli
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Ho apprezzato maggiormente questo libro principalmente perché mi è affine questo argomento. Mi sono piaciuti particolarmente gli incipit di vita privata dell’autrice e i numerosi riferimenti letterari alla poesia e filosofia.
Valentina Benassi
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Tendiamo a reprimere o a nascondere le nostre emozioni per paura di apparire deboli agli occhi degli altri o per sentirci meno vulnerabili.
Leggendo questo libro si può capire come le emozioni siano fondamentali nella nostra vita. Ogni singola emozione esprime un nostro bisogno e i bisogni che esprimiamo ci rendono umani.
Lara Rivola
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L’argomento è interessante e affrontato subito in modo convincente: filosofia e letteratura. Tanti simpatici ricordi personali e di gioventù.
Imparare il linguaggio delle emozioni. Per capire se stessi e capire gli altri. “Proprio nel segno della debolezza ci troviamo, ci ritroviamo”. Cerca nella letteratura una soluzione. Conoscere e non subire le emozioni. Gestire quelle dannose.
Diventa spesso diario-confessione. Ma è un modo per portare i lettori a confessarsi. Un testo terapeutico?
“Un libro di consolazione”
Franco Brunelli
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Saggio molto interessante , scrittura molto accattivante e coinvolgente con rimandi letterari e aneddoti personali dell’autrice.Ad ogni capitolo viene descritta un’emozione: malinconia, gratitudine,invidia,gelosia..., aiutando a riflettere su vari aspetti della vita quotidiana
Piaciuto molto, consigliatissimo.
Francesca Leoni
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Il libro che mi piace meno è: “Vita segreta delle emozioni” di Ilaria Gasbari
Dotto, colloquiale, evocativo è un libro piacevole da leggere, da sottolineare per le tante belle citazioni, per la curiosità che riesce a suscitare. Questi pregi sono anche il suo limite perché le troppe lunghe poesie, i troppi rimandi e le belle note esplicative fanno perdere il filo del discorso al lettore.
“Vita segreta delle emozioni” lo definirei un manuale di “educazione emozionale” offerto al lettore come una personale confessione di straordinaria efficacia e grande amabilità borghese di accettazione della propria imperfezione.
Un libro, a mio avviso, che per essere davvero goduto e apprezzato nel suo articolato mosaico filosofico/ storico/letterario, deve essere letto a piccole dosi, nei momenti di piacevole e rilassante ozio.
Cora Craus
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Mi è piaciuto molto questo libro soprattutto perché riporta le emozioni che descrive, alla letteratura e alla filosofia . Spesso l’autrice parte dall’esperienza personale e questo secondo me fa sentire l’emozione raccontata, vicina al lettore. Si legge tutto d’un fiato!
Valeria Gili
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Il secondo libro ha un impianto piu’ solido e strutturato. Diciamo che non scopre l’acqua calda.
Francesca Dallasta
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Leggere un libro sulle emozioni scatena sempre in me sensazioni contrastanti (perché svela i meccanismi di una poesia interna che vorrei scoprire in autonomia); nonostante questo restano letture affascinanti alle quali mi sottopongo volentieri. Questo libro, in particolare, è appassionato ad ogni pagina. Consigliatissimo.
Francesca Podda
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Informativo, toccante, pensato. Merita.
chiara marotta
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L’autrice partendo dalle sue esperienze personali, aiuta a conoscerci in profondità. Attraverso tali esperienze ho riscoperto alcuni tratti comuni, spesso legati alle sensazioni dell’infanzia. Le trattazioni su ira e invidia sono state particolarmente apprezzate. Un viaggio introspettivo che prende e la divisione per capitoli specifici non confonde ma, anzi, aiuta il lettore nel pensiero e valutazione rapportando quanto legge alle esperienze personali e, molte volte, immedisimandosi.
Amilcare Mancusi
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La autrice, un pò spocchiosa ed autoreferenziale, per fortuna ci ìnsegna a stare al mondo ed a capire le nostre emozioni, raccontandoci quanto lei era bella brava buona ed intelligente fin da piccola. Peccato qualche caduta di stile tipo "sparagnini " o "3×3" espressioni che comunque in qualche tema di terza media credo si trovino ancora
(Spero sia evidente l’ironia del commento)
Amelia
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Ben scritto e ben strutturato come idea e realizzazione, i capitoli sono un escalation verso emozioni positive. Ottimo anche il lavoro di ricerca bibliografica.
Lorenzo Mattei
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La vita segreta delle emozioni di Ilaria Gaspari.
Scritto con garbo si legge facilmente anche se è ricco di citazioni dotte. L’autrice analizza le emozioni ad un ad una, facendocele conoscere. Inserisce spesso aneddoti della sua vita rendendo la lettura piacevole e interessante.
Ma non "emoziona".
Luisa Morizio
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Bellissima analisi delle emozioni! Direi che è stata un’EMOZIONE leggere questo interessantissimo saggio! Difficile non votarlo, questa volta sono entrambi bellissimi!
CRISTINA PETROMILLI
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Le emozioni come linguaggio dell’anima, “mezzo di comunicazione” della nostra vulnerabilità, della nostra imperfezione di essere umani. Ma quanto siamo preparati davvero a “sentire” e ad accettare le nostre emozioni e quindi la nostra vera e umana essenza?
In questo bel libro definito dall’autrice un “piccolo manuale emotivo”, ma che del manuale ha soltanto l’impostazione, la stessa ci accompagna in una sorta di viaggio dantesco al centro delle emozioni per decifrare le quali si avvale del pensiero e della letteratura filosofica.
La filosofia, quindi, come decodifica del linguaggio emotivo che, cartina al tornasole della nostra fragilità, tendiamo a reprimere trasformandolo in qualcosa di diverso che rischia così di dominarci, allontanandoci da noi stessi, dagli altri e, impedendoci di conoscerci nel profondo, dal raggiungimento della felicità. La letteratura , “che non esisterebbe se non esistessero emozioni che da millenni proviamo a decifrare”, come viatico per avere un rapporto sano con le emozioni, per “ indovinare anche negli altri, senza rompere il mistero, la nostra stessa imperdonabile ma sempre perdonata imperfezione”.
Filosofia, psicanalisi, letteratura e miti classici, tutto si lega magnificamente in una visione “umanista”, capace di educare “a riconoscersi negli altri e a conoscere gli altri dentro di sé” e a “scoprirsi umani, la piú utile fra le cose inutili, che ci aiuta a sopravvivere senza trasformare la sopravvivenza in una sterile reazione al dolore di vivere che conosciamo tutti”
Giuseppe Orlando
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“La vita segreta delle emozioni” è un prontuario-dizionario sulla nostra vita interiore, progetto molto rilevante in questi tempi caratterizzati da analfabetismo emotivo. A metà fra storiografia, letteratura, descrizione poetica e biografia, la voce dell’autrice è fine ed erudita ma approcciabile, a volte confidenziale, e riesce a ‘risolvere’ alcune delle emozioni più spiacevoli con una chiave di lettura innovativa. Il rimorso, ad esempio, è definito un’emozione ottimista, perché non esisterebbe senza un’alta considerazione delle nostre capacità. Interessante anche il discorso sulla rabbia, e su come venga naturale reprimerla invece che esprimerla. Ho molto apprezzato che l’ultima voce del libro sia la gratitudine, “genitore di tutte le virtù” se solo riusciamo a svilupparla e curarla.
Claudio C. Sidoti
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In anni lontani Tom Crabtree introdusse le emozioni sotto forma di alfabeto e nella pedissequa elencazione gli adolescenti si trasformavano per pochi secondi nell’espressione in lettura. Ilaria Gaspari illustre, approfondisce e scova la vita delle emozioni che vivono dentro e intorno a noi. Dire “Mi sento” vuol dire perlustrare una dimensione che in modo eccezionale viene illuminata. Un testo che ho rivalutato in lettura, con un tema dibattuto in ogni dimensione e delle molte a Gaspari ha fornito la migliore chiave di lettura. A mio avviso, naturalmente.
Grazia Maria Scardaci
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dare un nome alle proprie emozioni
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Sul 1 libro ottima la chiarezza di esposizione e l’impianto del saggio.
Ogni tema può essere letto in modo a sé stante e questo facilità la consultazione.
Interessante il file rouge che lega i vari argomenti: la narrazione personale del proprio vissuto. Infatti le emozioni ogni volta, partono dalla sfera esperienzale, per un viaggio stimolante attraverso filosofia, poesia, tragedia. Il saggio non fa la morale, ed è stato interessante perché ricerca " il segreto della felicita" con "un lungo lavorio di conoscenza."
Anna Maria Pioppo
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Un reportage che ha il sapore di un dialogo intimo sulls lotta delle donne contro l’ingiustizia e la violenza che riguarda i nodi più cruciali dei diritti delle donne di tute le parti del mondo
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Ben scritto. Buona la ricostruzione storica delle emozioni. La mandragola o l’oppio usato contro l’ansia ad esempio. Belle anche le incursioni nella mitologia e nella poesia . Una lettura molto piacevole. Lo rileggerò.
Marino Galzenati
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Maddalena Carbi
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non mi è piaciuto, troppo verboso e saccente. Mi aspettavo una lettura sulle emozioni più classiche come l’ira, l’invidia, la gelosia, l’antipatia, la felicità mentre ho trovato un ampio excursus filosofico (quasi una serie di lezioni su cui prendere appunti) ma non una lettura rilassante e piacevole
Paola Todeschini
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Argomento molto interessante, ma personalmente faccio fatica ad appassionarmi a testi di questo genere.
Lucia P.
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Trovo che la forte componente autobiografica impedisca al testo di proporsi come un vero e proprio saggio. Si ha l’impressione che l’autrice lo abbia scritto più per rassicurare se stessa sulla bontà del proprio cammino emozionale che per fornire un’indagine di carattere oggettivo e, per quanto possibile, scientifica. Il carattere consolatorio post pandemico, peraltro dichiarato dall’autrice, non è riscattato dai costanti richiami alla mitologia e da quelli, più parziali, alla filosofia.
Fabrizio Papi
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Il libro è bello.
In una forma curata e piacevolissima da leggere descrive le emozioni che tutti provano e non sanno esprimere.
Si dovrebbe rileggere, alla fine.
Antonella Arbia
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Spocchioso. Ecco come definirei questo libro. Poteva essere divertente oltre che interessante se l’ autrice non avesse mischiato le sue esperienze personali con una disamina filosofica delle emozioni che non riescono proprio ad amalgamarsi. Infatti se la parte più personale riesce in qualche modo a catturare il lettore, lo sproloquio filosofico che poi ne consegue risulta difficile da comprendere.
Peccato perché l’idea di "dare voce" alle emozioni era valida se avesse associato una storiografia con termini più diretti e una prosa meno pomposa .
Chiara Boccardo
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Esplorare sé stessi è il viaggio più difficile e avventuroso che si possa compiere e non si può davvero mai sostenere di essere giunti al termine. E’ un esercizio continuo l’autoriflessione che se compiuta in tutta onestà smuove l’anima e crea turbolenze che sfidano il nostro coraggio.
Ilaria Gaspari ci offre una rassegna delle emozioni più comuni, dalla nostalgia al rimpianto, dall’invidia alla gelosia, anche con l’aiuto di fonti letterarie e filosofiche di artisti per natura abituati a trattare con sensibilità una materia così scivolosa.
A questo risultato, già di per sé meritorio, si aggiunge un ulteriore beneficio che è quello di farci guidare dall’esempio dell’autrice per scriver la nostra biografia, attraverso la lettura "emotiva" dei principali episodi della nostra vita.
Carlo Rotondo
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Dall’Albertine della Recherche a Lady Oscar, passando per Spinoza, Adam Smith, Otello e Desdemona, nel libro di Ilaria Gaspari si fondono molti aneddoti personali, momenti pop e ovviamente un tourbillon di citazioni filosofiche e letterarie. Troppa carne, anzi, troppe emozioni al fuoco, ma la lettura è semplice e piacevole.
Grazia Teresella Berva
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un libro che fa indignare, intristire, sperare e reagire al tempo stesso. Lo consiglierò certamente ai miei studenti
Marina Laurenti
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Mi sono riconosciuta, molto interessante.