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«Voliamo tutti e due basso, per essere il più possibile concreti». In questa frase è racchiuso tutto il senso del libro. Il dialogo tra Letizia Bataglia e Goffredo Fofi si snoda attraverso il concetto di fotografia come concretezza, paradigma del reale e del vero. Sullo sfondo appaiono i ricordi di una Sicilia, intrisa di sentimenti contrastanti, di bellezza e di sangue, di vita e di morte. Al termine della lunga intervista, la fotografia si rivela come racconto del vero, testimonianza e impegno civile.
Silvana Ciuonzo
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L’incontro-dialogo fra la fotografa siciliana Letizia Battaglia e lo scrittore e critico Goffredo Fofi dà origine a questo stimolante libro, dove la fotografia è l’appiglio per raccontarsi. C’è molto in questo libro che vola decisamente alto: un susseguirsi di ricordi che si fanno racconto e narrazione dell’Italia che dal dopoguerra arriva agli anni ’80 e oltre; la voglia di questi due grandi personaggi di tramandare le loro esperienze del tempo in cui erano soliti riportare, fotografare e agire per risolvere i problemi del paese; la nostalgia di un’epoca considerata viva e il rammarico per quello che poteva essere e non è stato; lo sguardo al passato che da metà libro ruota e si volge verso il futuro. E Infine, ci sono le fotografie a rivelare con durezza le uccisioni di mafia e a raccontare con sguardi intensi il quotidiano e le miserie umane. A volerci proprio trovare una debolezza, mi pare che gli autori perdano un po’ di vista il contesto attuale e diano per scontato che tutti debbano conoscere i personaggi citati.
Manuela Santarosa
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Goffredo Fofi dialoga con Letizia Battaglia sulla Palermo incendiata dalle polveri della mafia.
Non è facile raccontare di gente ammazzata, di donne ai margini della società, eppure, col supporto del medium fotografico, ne esce fuori un ritratto personale tra incontri con grandi personaggi letterari e politici, che in quegli anni hanno combattuto in prima linea per dare dignità a una terra martoriata.
A completare, il racconto autobiografico di Fofi, che nel riconoscere in Battaglia un esempio dell’atteggiamento da combattente, ci offre, nel complesso, un testo genuino e diretto, una conversazione sulla verità della vita, come lotta per la gustizia, vera quanto la fotografia.
Francesca Pellegrino