2081 Il Condominio di
Roberto Boni
Ventura
La
scrittura ha un ritmo abbastanza coinvolgente. Si legge d’un fiato, curiosi di
arrivare alla fine della vicenda, per la verità un po’ scontata. Qualche
refuso, sempre fastidioso. Da segnalare un errore grammaticale grave: un’altro a pagina 129
“Un
capitolo a parte era quello delle lettere anonime che trattavano le
inclinazioni o le preferenze sessuali; poi vi erano le serie di denunce di
tradimenti e tresche che coinvolgeva ora un condomino, ora il marito di
un’altra o la figlia di un altro
Maria Di Pace
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Non mi ha
assolutamente coinvolto. Lo stesso autore ammette nella postfazione di essersi
ispirato al testo omonimo di Ballard. In effetti, vorrebbe raggiungere lo
stesso effetto di straniamento del modello, ma gli esiti mi sono apparsi molto
modesti, sia dal punto di vista dello stile narrativo, che da quello relativo
alla trama vera e propria. Si intuisce sin dall'inizio che ci si trova in un
climax claustrofobico, verso un precipizio che avrà nel finale il suo apice.
L'ho letto in poche ore, ma francamente non mi è rimasto nulla.
Valeria Balsamo
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Il libro
non è male. La descrizione delle realtà condominiali è paradossale, ma ha un
fondo di verità. Sembra la parodia delle liti condominiali che tutti
conosciamo, però portata agli estremi. È quasi distopico, surreale. È un genere
che a me non piace tanto,
ma non è da buttare anzi
Elisabetta Scirè
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