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Alba nera di Giancarlo De Cataldo

Rizzoli

 

Libro scritto con indubbia professionalità e indiscussa maestria.
La prosa sempre fluida e scorrevole, l’impianto e la trama sono accattivanti e convincenti.

Forse i personaggi sono un po’ troppo stereotipati ma si incastrano comunque alla perfezione nello sviluppo della storia. Se proprio vogliamo trovare un difetto a questo bel romanzo di intrattenimento è il finale tutto sommato scontato e, da un certo punto del libro in poi, abbastanza prevedibile.

In ogni caso un lavoro ben fatto, curato e sicuramente godibile

Ciro Ferro

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Ottimo "noir", scritto con uno stile asciutto ed essenziale, risulta avvincente fin dalle prime pagine e si legge tutto di un fiato. La trama che narra vicende "forti" ed anche scabrose, risulta credibile ed è ben congegnata: i personaggi sono ben delineati, soprattutto la protagonista, una poliziotta che nulla concede all'immagine che spesso le fiction televisive ci forniscono, con tutti i suoi problemi e le sue contraddizioni. Le vicende narrate hanno probabilmente una grande attinenza con la realtà: e rendono quelle delle già citate fiction che hanno per protagonisti personaggi appartenenti alle forze dell'ordine, assai poco credibili e molto edulcorate

Donatella Cirri

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Sullo sfondo di un Paese nel quale il potere ha stratificato la società e condiziona ogni livello sociale, De Cataldo ambienta una storia cupa e decadente, ritmata, con buoni e cattivi dai confini incerti.

Servizi segreti auto referenziali, poliziotti corrotti e idealisti, finanza, depravazione e miseria si mischiano in uno spaccato dove la ricerca e la gestione del potere sono il filo conduttore.

Avvincente.

David Bianchi

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Giallo molto interessante, che non si limita solo a raccontare la storia di un vecchio e di un nuovo omicidio. L’ambiente viene dipinto con dovizia di particolari, la storia presente e passata si distinguono con chiarezza, facendone comprendere bene il legame. I personaggi sono interessanti sono ben delineati, caratterizzati ognuno con la sua parte, si comprende subito che trovare il buono ed il cattivo non è facile.

Lo stile è chiaro e scorrevole e lascia sempre intendere che qualcosa fra le righe non è chiaro e, forse, lo rimarrà. Alla fine traspare l’amarezza legata al fatto che, probabilmente questo crimine, come quello di tanti anni prima, anche questa volta non troverà il suo vero autore, che, come un intoccabile, prima o poi forse potrà commettere nuovamente questo terribile crimine.

Giuliana Cantini

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Un libro che ti sbatte in faccia subito pece bollente, incubi e morsi. Dentro una patina di lusso e di potere, dentro la periferia più squallida, pieno di graffi mai guariti, di storie sospese, del proprio dentro con cui fare i conti ogni giorno. Ti prende, affascinandoti come un serpente, ti inquieta, ti porta con sé fino all'ultimo punto e, davvero, ti dispiace che non ci sia più nessun a capo.

Isa Innocenti

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In una Roma irriconoscibile popolata da hater, sadici torturatori,  mercanti di donne, potenti senza scrupoli disposti a tutto per il potere, Alba Doria donna bellissima ma affetta da un disturbo della personalità  chiamato "Triade Oscura", deve fare i conti con il passato e rivedere due vecchi colleghi: il Biondo poliziotto ed anche suo ex compagno e il dott. Sax funzionario dei Servizi Segreti. Insieme 10 anni prima si erano occupati del "Caso della Sirenetta" credendo di averlo risolto. Un nuovo corpo di donna martoriato li costringerà a tornare indietro nel tempo per riuscire a risolvere l'enigma.

Sarà Alba, in questo caso aiutata dalla sua patologia, a trovare il colpevole nonostante le manipolazioni e le intromissioni dei Servizi Segreti.  Scorrevole e pieno di colpi di scena, descrive molto bene anche i caratteri dei personaggi delineati sempre meglio dai ricordi e dagli aneddoti legati al primo caso. Soprattutto Alba così affascinante e pericolosa perché sa usare la sua patologia per affrontare ad armi pari le peggiori nefandezze umane e risultare alla fine vittoriosa anche contro i suoi demoni.

Monica Calamandrei

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Amo De Cataldo ed il suo stile, così come l'intero genere del romanzo giallo "crudo". Il libro non l'ho ancora terminato, ma dalle pagine che ho letto sono già in grado di dare un giudizio compiuto che è senz'altro favorevole. Contrariamente alla mia indole "buonista", da questo genere di libri accetto tutto: violenza, crudeltà, sangue, finali drammatici e, come anche tutta l'opera di De Cataldo, mi è piaciuto anche "Alba nera", sebbene al di sotto di altri suoi lavori. Diversamente da "Ami" grava sull'atmosfera di "Alba nera" una cupezza che viene tuttavia alleggerita da una bella scrittura e da una trama avvincente che mischia la vicenda delittuosa con quella privata dei suoi protagonisti. GIUDIZIO Questa volta sono davvero diba

Paola Franci

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ALBA NERA

È un libro che definirei faticoso perché non entra mai nel vivo e se ti aspetti il colpo di scena non arriva,  ma,  tramite la mente di questa sbirra,  sei accompagnato piano piano fino alla fine  e vissuto dalla stessa come una sfida  con sentimenti anche contraddittori.  Certo l’argomento è molto particolare e non rientra nelle mie priorità di scelte però devo riconoscere che è ben congeniato sia come espressione letteraria che come alternanza dei fatti.

Piera Cantini

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De Cataldo è un professionista, in tutti i sensi. Scrittore affermato e magistrato. Scrivendo romanzi di genere, del suo genere, dimostra di essere molto competente in entrambi i campi. La scrittura diretta, essenziale, chirurgica, è perfettamente funzionale all’argomento trattato.

Il romanzo in sé è molto duro e coinvolgente, anche se più o meno si capisce dove andrà a parare si trattiene il fiato fino in fondo. Personaggi non banali, molto particolari ma credibili. Apre uno spiraglio comprensibile sul funzionamento dei servizi segreti, al contrario di molti romanzi che trattano l’argomento. Esprime anche una critica esplicita a una certa parte politica xenofoba, razzista, populista, incarnata da un gruppo di anziane signore della società “bene” che vengono definite “non solo eterne, ma l’avanguardia della modernità”. E non si nega neanche un pensiero più intimo, filosofico: “nella grande commedia della vita siamo impegnati a recitare la nostra parte e ad assistere alle recite altrui (…) e non si vuole deludere gli spettatori”.

Serena Materassi

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Un bel romanzo di azione, linguaggio essenziale che ben si adatta al contenuto, personaggi “corposi” e realistici. Si riconosce la penna del professionista.

Serena Pinzani

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Non è il mio genere, troppo violento, non ce l’ho fatta a finirlo.

Patrizia Zuri

 

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De Cataldo non è certamente una scoperta; mi sono piaciuti tutti i suoi libri, e questo entra di diritto in quell’elenco. La trama prende, ma anche se non banale risulta forse poco originale, nonostante tenga gli occhi incollati pagina dopo pagina.

Mi è piaciuto il personaggio di Alba, donna complessa, affascinante anche se forse poco originale il carattere psicologico (di poliziotte con turbe e complicazioni psichiche né è piena la letteratura soprattutto nord europea). Ben creato l’intreccio tra il lecito e l’illecito, tra le vite di personaggi così diversi tra loro. Non ci sono pagine di respiro, di noia, o di attesa per qualcosa che deve accadere; ognuna contiene un elemento importate per lo sviluppo della storia.

Silvana Cionfoli

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Non è il mio genere...ma è scritto veramente bene. Ti tiene incollata e non vedi l'ora di arrivare alla fine. 

Dopo aver letto Alba Nera non pensavo che per Ami ci fosse possibilità alcuna...ero entrata troppo nella storia e a volte mi condizionava anche i pensieri.

Silvia Crescioli

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C'è la storia, l'intreccio, l'attualità di certi temi e situazioni, il mondo nascosto dei servizi segreti, la ragion di stato eccetera.

Però l'autore - di cui non avevo mai letto niente - ha una "voce" narrante che non mi affascina, fin troppo scarna, noiosa, ripetitiva, scontata, con un uso sovrabbondante di dialoghi. Ai personaggi, a tutti, compreso Alba Doria, manca spessore e alla storia un clima, un'ambientazione.

Bruno Confortini

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Interessante la tipologia dei personaggi, tutti e tre poliziotti, legati da un rapporto profondo nato durante il periodo della Scuola di Polizia che si ritroveranno dopo che il caso irrisolto della Sirenetta, dieci anni prima, li aveva separati.

Il Biondo, l’orso buono, chiuso e solitario, pronto ad infuocarsi e al tempo stesso delicato e protettivo, incorruttibile.

Il dr. Sax, estroverso, bravissimo nel destreggiarsi nei meandri del potere per scalare le vette della carriera.

Infine Alba, bella e inquieta, incapace di vivere legami importanti, gelosa della sua libertà: alla fine sarà lei che risolverà, dopo dieci anni e dopo che tutti e tre avranno fatto i conti il loro passato, il caso della Sirenetta.

Un bel noir, avvincente.

Stefania Banchi

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