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Croce del Sud. Tre vite vere e improbabili di Claudio Magris
Mondadori

 

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Circolo dei lettori del torneo di Robinson
di Parma “Voglia di leggere Ines Martorano”
coordinato da Pietro Curzio
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Tre storie vere ma improbabili,una realtà  che supera la finzione,personaggi immaginari e imprevedibili, Claudio Magris descrive in modo colto ed elegante tre personaggi  e la loro esistenza  con citazioni ricche e frequenti.

Sono tre destini  che hanno le stesse caratteristiche  di generosità, di avventura,di vita normale la ' dove nulla  è normale. 

La descrizione  della natura,di quel territorio  duro e violento,inospitale,  dove le popolazioni  locali sono state coscientemente  eliminate dal cinismo e dalla  violenza dei conquistadores sono pagine forti  e coinvolgenti. 

Una lettura  impegnativa di un mondo alla fine del mondo.

Donata Donati

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Vi si narrano le storie vere di tre europei che, tra ottocento e novecento, a disagio nel Vecchio Continente, emigrando nel profondo sud del continente americano, trovarono il senso della loro vita nell’incontro con i nativi.

Il primo, antropologo che ne studio’ la lingua, fu preda di un vero amore fisico. Sognò la compenetrazione genica delle due etnie, europea ed amerindia, vedendo forse nella generazione di una nuova razza la via per comporre il loro scontro. Infatti ebbe due mogli indigene e sedici figli meticci di sangue, di cultura e di nome battesimale.

Il secondo, pervaso da invincibile senso di giustizia sociale per gli indios, ne volle essere paladino. Egli si propose loro come re per sostenere i loro diritti e difenderli da sopraffazioni ed eccidi. Venne acclamato re di un regno a cavallo tra Argentina e Cile ed emano’ una costituzione, emise editti, nomino’ ministri. Catturato, fu portato in Cile e qui rinchiuso per un certo periodo in manicomio. Tuttavia il “Regno di Araucania e Patagonia” e la sua dinastia, almeno nominalmente, continuarono ad esistere anche dopo la morte del loro fondatore.

Il terzo personaggio trovò, nell’estremo sud delle Americhe, la realizzazione dei propri ideali di vita religiosa. Si tratta infatti di una suora missionaria che con grande amore si dedicò alla protezione degli indios in tempi in cui se ne auspicava l’eliminazione materiale.

La narrazione di queste tre vite è anche l’occasione per ricordare le discriminazioni, le uccisioni ed i soprusi che subirono (ed ancora subiscono) i nativi americani.

Giuseppe Montagna

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Sono personaggi particolari quelli che diventano eroi nella descrizione di Magris e che gli danno agio di descrivere, attraverso le loro vite, terre lontane dove brilla la Croce del Sud  un altro emisfero quello che essi raggiungono per trovare la propria dimensione e la propria felicità :desiderio di un'altra vita, di un regno improbabile, di una missione di salvezza spirituale. Sfilano insieme a loro le indomite popolazioni del Sud America e fanno da sfondo a queste storie epiche i paesaggi dell'Argentina e del Cile e la lontana e favoleggiata Patagonia

Donatella D’Agostino

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“Croce del Sud” è composto da tre biografie su altrettanti personaggi, tutti e tre europei immigrati in Araucania, una regione della Patagonia. La prima è quella di Janez Benigar, un operaio-linguista sloveno che si trasferisce in Araucania e qui costruisce la sua vita; il secondo personaggio è invece un francese, Orélie-Antoine de Tourens, che si autoproclama re dell’immaginario regno di Araucania; La terza è una suora italiana, Angela Gallese, che dedica la sua opera al miglioramento delle condizioni di vita degli indigeni e che, per il suo abito bianco e nero, viene scambiata per un pinguino. Tre vite delle quali, per quanto “vere e improbabili”, non mi è rimasto proprio niente di significativo. Sarà per la prosa troppo ricercata o per le interminabili divagazioni all’interno di ogni biografia, ma non ho trovato nulla di eccezionale e che valesse la pena di essere raccontato.

Luca Palamedi

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Il germanista MAGRIS,  impegnato in uno scritto di non facile lettura,colto, originale, nuovo rispetto ai precedenti per il  genere e per  l’ambiente in cui si muovono i 3 personaggi insoliti e finora generalmente sconosciuti. Scrive 3 brevi biografie di un  avventuriero sloveno, antropologo, linguista come JANEZ BENIGAR, di un folle avvocato francese, come OBELIE ANTOINE DE TOUNENS, che si proclama re di AURUCARIA, cioè di un regno che non c’è e che nessuno mai riconoscerà, infine di una suora monferrina, suor ANGELA, che si può scambiare- per l’abito nero in una terra di ghiaccio-  per un pinguino, ma che è una generosa missionaria al servizio dei popoli sfruttati. I tre personaggi un po’ bizzarri, amanti dell’avventura e generosi, hanno lasciato, tra 800 e primo 900,  l’Europa per un “ MONDO ALLA FINE DEL MONDO”, dai confini labili, dove è più luminosa la CROCE DEL SUD. Amano l’avventura, ma non sono i conquistadores dei secoli passati, che per interesse hanno sterminato le popolazioni indigene  anche della TERRA DEL FUOCO e PATAGONIA, cioè gli AURUCANI o MAPUCHE. Costoro anzi difendono terre  che considerano loro nuova patria, a cui ,in un mondo  che tende ad essere sempre più globalizzato, vogliono dare nuova IDENTITA’. Sono storie vere perché non sono personaggi inventati, ma improbabile è quanto hanno fatto, muovendosi  in un  mondo selvaggio  tra GENTE DI CONFINO, al LIMITE DEL NULLA in paesaggi inquietanti e pieni di fascino, ad un passo dall’Antartide.

Caterina Fiore

 

 

 

 

 

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